Mercoledì 20 novembre 2024, dal Padiglione Italia della Cop29 di Baku, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha ufficialmente presentato il G7 Adaptation Accelerator Hub, un’iniziativa promossa nell’ambito della Presidenza italiana con l’obiettivo di favorire azioni concrete di adattamento ai cambiamenti climatici a livello globale. Questo progetto mira a stimolare gli investimenti e le collaborazioni internazionali per affrontare le sfide climatiche.
Pichetto ha spiegato che il nuovo hub rappresenta “uno strumento importante che nasce dalla consapevolezza che l’adattamento non possa essere rimandato: dovrà essere un motore di cambiamento per le comunità vulnerabili“. Il Ministro ha inoltre sottolineato che “il cambiamento climatico sta generando impatti devastanti nei Paesi più vulnerabili, minacciando la sicurezza alimentare, la gestione delle risorse idriche e la resilienza delle comunità locali“.
Un altro importante annuncio riguarda la partnership bilaterale con l’Etiopia, formalizzata con il lancio di una collaborazione mirata ad assistere il governo etiope nell’attuazione di politiche di adattamento concrete e sostenibili. Questo progetto fornirà supporto in settori chiave, tra cui l’agroalimentare e la gestione delle risorse idriche. Come affermato dal Ministro, “con l’Etiopia si concretizza oggi la partnership bilaterale con il lancio di una collaborazione mirata a sostenere il governo etiope nell’attuazione di politiche di adattamento concrete e sostenibili, offrendo supporto e collaborazione nell’attivazione di misure in settori quali l’agroalimentare e la gestione delle risorse idriche“.
Pichetto ha inoltre annunciato l’intenzione di “puntare a sbloccare l’accesso ai finanziamenti per l’adattamento“, mettendo a disposizione supporto tecnico su richiesta degli Stati per “rafforzare la bancabilità delle azioni e migliorare la solidità tecnica e finanziaria dei progetti“. Il Ministro ha aggiunto: “Vogliamo unire le forze con i partner finanziari, privati e pubblici, le filantropie, le banche multilaterali di sviluppo, i fondi climatici per realizzare soluzioni innovative, che possano essere replicate su scala globale“.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi ministri di altri Paesi e di Marcos Neto, Assistant Secretary-General delle Nazioni Unite e Direttore del Bureau per le Politiche e il Programma di Supporto dell’UNDP, che è anche uno dei partner strategici di questo progetto.
“Posizioni distanti, da Paesi in via di sviluppo richieste colossali”
Le trattative alla COP29 sono ancora in fase di definizione, con i negoziati che continuano a essere caratterizzati da posizioni divergenti tra le nazioni. In un intervento rilasciato a margine di un evento nel padiglione Etiopia della COP29, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha spiegato la situazione attuale: “La Presidenza sta raccogliendo tutto per arrivare a presentare una bozza che vorrebbe chiudere questa sera. La prima bozza sarà a mezzanotte, la vedranno gli sherpa. Per l’Unione Europea la vedono il commissario e la presidenza ugherese“.
Secondo Pichetto, gli sviluppi delle trattative sono ancora incerti: “Noi ci rivediamo domani mattina alle otto e mezza per le valutazioni di merito, quindi per arrivare nella giornata di domani a capire come si riesce a chiudere“. Nonostante l’intensa attività diplomatica, Pichetto ha sottolineato che “le condizioni sono però ancora quelle di rapporti incrociati, di continui incontri, ma non si è ancora chiuso niente“.
Una delle principali difficoltà riguarda le richieste finanziarie avanzate dai Paesi in via di sviluppo. “Le posizioni sono ancora distanti, perché chiaramente nella parte finanziaria ci sono ancora richieste molto alte da parte dei Paesi in via di sviluppo, cifre colossali, non raggiungibili“, ha dichiarato il Ministro, mettendo in evidenza la sfida complessa che sta affrontando la conferenza internazionale per trovare un accordo.
Pichetto ha evidenziato l’importanza di continuare il dialogo per raggiungere una soluzione condivisa, ma ha anche ribadito che le differenze sono ancora notevoli e il percorso rimane arduo.