COP29, presidenza: “i finanziamenti per il clima non bastano, fondamentale il settore privato”

COP29, Rafiyev: “dal G20 segnale sulla finanza per il clima, ora tradurre la volontà in lavoro pratico”
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“La posizione di tutti noi è unanime: gli attuali finanziamenti per il clima non sono sufficienti e devono essere incrementati”. Lo ha detto Yalchin Rafiyev, capo negoziatore della COP29 di Baku, in conferenza stampa. “Ci sono diversi punti di vista al riguardo: se debba trattarsi solo di Stati, se si debba includere la comunità imprenditoriale, il settore privato. Il settore privato ha un ruolo importante in questo processo, sia che si tratti di un processo negoziale, per cui alla fine otterremo qualcosa, sia che si tratti di un processo esterno, con il contributo della comunità imprenditoriale. Il coinvolgimento del settore imprenditoriale è molto importante”, scandisce.

Il G20 ha prodotto il comunicato dei suoi leader, e siamo grati per il supporto che hanno preso per la presidenza della COP29. Abbiamo apprezzato il segnale che hanno dato, della loro intenzione di accelerare la riforma dell’architettura finanziaria internazionale. Siamo sicuri del loro sostegno per un successo dell’obiettivo di finanza climatica qui in Baku. Adesso dobbiamo tradurre la volontà politica nel lavoro pratico“, ha aggiunto Rafiyev.

Per quanto riguarda l’NCQG (New Collective Qualified Goal, il nuovo obiettivo di finanza climatica, ndr), avete sentito i percorsi che stiamo già seguendo per ottenere un risultato positivo. Tra queste, le consultazioni ministeriali sugli elementi politici chiave e le sessioni di lavoro per i capi delegazione. Avete anche sentito il Presidente dire che stiamo lavorando per produrre una prima bozza di testo completa sull’NCQG entro domani sera. Abbiamo bisogno che tutti si concentrino sul proprio ruolo per far sì che ciò avvenga”, ha detto ancora Rafiyev. “Stiamo conducendo un processo inclusivo e trasparente – assicura -, ma il risultato sarà buono solo se le parti si impegneranno ad aiutarci a costruire soluzioni. Siamo stati attivi, abbiamo accelerato il ritmo, abbiamo intensificato l’impegno e ora chiediamo a tutti di essere all’altezza della situazione. Abbiamo un piano chiaro e solido. Il mondo si aspetta che lo seguiamo fino alla fine”.

Rafiyev ha detto che l’Azerbaigian ha presentato il suo piano nazionale di adattamento agli obiettivi climatici all’inizio del mese di novembre e invita tutti i Paesi a fare altrettanto entro il 2025. “Ciò ci consentirà di compiere progressi nella loro attuazione entro il 2030. Questi piani guideranno il modo in cui condivideremo le migliori pratiche, trasferiremo la tecnologia e supporteremo le reciproche ambizioni“, ha aggiunto. Secondo Rafiyev, l’adattamento ai nuovi obiettivi climatici necessita ora più che mai della volontà politica.

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