Durante la COP29 a Baku, 6 nuovi Paesi (El Salvador, Kazakistan, Kenya, Kosovo, Nigeria e Turchia) hanno firmato una dichiarazione per triplicare la capacità nucleare globale entro il 2050. Originariamente sottoscritta alla COP28 di Dubai da 22 nazioni, questa Dichiarazione per l’energia nucleare coinvolge ora 31 Paesi in totale. Tra i firmatari iniziali figuravano Paesi come Canada, Francia, Giappone, Stati Uniti, e Regno Unito.
La dichiarazione mira a triplicare la capacità nucleare rispetto al livello del 2020, richiedendo un’aggiunta di circa 750 GW. Secondo S&P Global Commodity Insights, la capacità dovrebbe aumentare del 58% entro il 2050, passando da circa 375 GW nel 2020 a 631 GW, con Cina e Stati Uniti che rappresenteranno oltre metà del totale globale.
L’obiettivo è promuovere tecnologie nucleari innovative, come i piccoli reattori modulari e altri reattori avanzati, per produrre energia e sostenere la decarbonizzazione, attraverso applicazioni come la produzione di idrogeno e combustibili sintetici. I firmatari stanno inoltre incoraggiando la Banca Mondiale e altre istituzioni finanziarie internazionali a includere il nucleare nelle politiche di prestito energetico.
Nessuno dei 6 nuovi firmatari possiede attualmente centrali nucleari, ma alcuni, come Turchia ed El Salvador, stanno sviluppando progetti specifici per la costruzione di reattori.