I dati allarmanti relativi al riscaldamento globale nel 2024 influenzeranno probabilmente in modo significativo la COP29, determinando l’orientamento delle discussioni e delle decisioni prese durante la conferenza. Il fatto che il 2024 potrebbe risultare l’anno più caldo mai registrato, superando la soglia critica di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, alimenterà (si spera) un forte senso di urgenza tra i delegati. Questo scenario potrebbe incentivare i paesi partecipanti a impegnarsi in piani più ambiziosi e ad agire più rapidamente per la riduzione delle emissioni.
Con la COP29 considerata la “COP della finanza“, i dati del 2024 accentueranno l’importanza di incrementare i finanziamenti per il clima, specialmente per le nazioni in via di sviluppo. L’adozione di un nuovo obiettivo collettivo quantificato per la finanza climatica (NCQG) potrebbe riflettere la gravità della situazione e la necessità di supporto economico immediato.
Queste evidenze potrebbero spingere per una revisione e un rafforzamento dei Contributi Determinati a livello Nazionale (NDC). La pressione per allineare gli NDC all’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura entro 1,5°C sarà probabilmente più intensa, promuovendo piani concreti per una graduale eliminazione dei combustibili fossili.
Alla luce dell’accelerazione del riscaldamento, si prevede un accresciuto interesse verso le misure di adattamento e il fondo per perdite e danni istituito durante la COP27. I paesi più vulnerabili potrebbero fare pressione per ottenere azioni più decise e rapidi progressi in questi ambiti.
Per la prima volta, la COP29 dedicherà una giornata tematica alla digitalizzazione. Le attuali evidenze sul riscaldamento globale sottolineeranno l’importanza di utilizzare le tecnologie digitali per supportare l’azione climatica, come indicato nella prossima Dichiarazione di Azione Digitale Verde.
L’assenza annunciata di figure di spicco, come la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, sarà probabilmente percepita in modo ancor più critico a fronte di questi dati, aumentando la pressione affinché la partecipazione sia di alto livello e mirata a risultati concreti.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha chiesto una maggiore integrazione della salute nelle negoziazioni climatiche. Le nuove evidenze potrebbero rafforzare questa richiesta, spingendo verso una maggiore considerazione degli impatti sanitari nelle decisioni legate al clima.
In sintesi, i dati sul riscaldamento globale del 2024 potrebbero rappresentare un potente stimolo per azioni più ambiziose e risolute alla COP29, incentivando accordi più sostanziali e una cooperazione internazionale più forte per affrontare la crisi climatica.