Gli appassionati di astronomia e i semplici curiosi potranno ammirare uno spettacolo nel mese di novembre: la doppia pioggia di stelle cadenti Tauridi. Il nostro pianeta, infatti, attraversa ogni anno un flusso di detriti lasciati dalla cometa Encke, che dà origine a due piogge di meteore, note come Tauridi Sud e Tauridi Nord. Quest’anno, il picco delle Tauridi Sud è in corso in questi giorni, mentre le Tauridi Nord raggiungeranno la loro massima intensità il 12 novembre, come conferma l’American Meteor Society.
Quando e dove guardare
Sebbene queste date rappresentino i momenti di massima attività delle due piogge, entrambe rimarranno visibili per un periodo di tempo ben più ampio. Le Tauridi Sud attive dal 23 settembre al 12 novembre, mentre le Tauridi Nord dal 13 ottobre al 2 dicembre. La loro particolarità? Pur essendo una pioggia relativamente “calma”, con una media di 5 meteore visibili all’ora in condizioni ottimali, le Tauridi sono conosciute per la brillantezza e vivacità delle loro scie luminose.
La magia dei bolidi
Ciò che rende le Tauridi particolarmente affascinanti è la presenza di “fireball”, i bolidi, cioè meteore molto luminose che, in alcuni casi, superano la brillantezza di Venere. I bolidi possono esplodere in scie di luce dai colori vivaci e persistere nel cielo per qualche secondo, un fenomeno raro per le meteore comuni. Secondo la NASA, questa peculiarità è dovuta alle dimensioni dei detriti di origine cometaria: particelle più grandi generano infatti esplosioni di luce più intense e durature. Non a caso, le Tauridi sono spesso soprannominate “Halloween Fireballs” per la loro coincidenza con il periodo autunnale e per il loro impatto visivo suggestivo.
Un rischio per la Terra?
La cometa Encke, da cui hanno origine le Tauridi, è da tempo oggetto di attenzione scientifica non solo per il suo spettacolo celeste, ma anche per un aspetto legato alla sicurezza planetaria. Alcuni studiosi, infatti, hanno ipotizzato che all’interno della scia della cometa potrebbero nascondersi rocce di dimensioni considerevoli, addirittura larghe fino a 100 km. Se un simile frammento dovesse colpire la Terra, le conseguenze sarebbero disastrose.
Fortunatamente, un recente studio ha ridimensionato questi timori: la quantità di grandi rocce presenti nella scia cometaria sembra essere inferiore a quanto ipotizzato in precedenza. Secondo Quanzhi Ye, ricercatore presso il Dipartimento di Astronomia dell’Università del Maryland, i dati raccolti indicano che il rischio di essere colpiti da un grande asteroide all’interno dello sciame Tauride è molto più basso del previsto. Tuttavia, gli scienziati continueranno a monitorare le prossime piogge di meteore Tauridi per confermare questi risultati e affinare i modelli di rischio.
Le Tauridi nella storia
L’interesse umano per le Tauridi è antico quanto la storia stessa. Uno studio recente ha suggerito che le Tauridi potrebbero essere rappresentate su un’antica colonna di pietra a Göbekli Tepe, un complesso templare risalente a circa 12mila anni fa situato nell’attuale Turchia. Ciò indicherebbe che le Tauridi, con il loro caratteristico spettacolo, siano state osservate e registrate dai nostri antenati, affascinati da questo fenomeno celeste proprio come noi oggi.
Consigli per l’osservazione delle stelle cadenti
Per chi desidera assistere a questo spettacolo celeste, il consiglio è di allontanarsi dalle luci cittadine e cercare un luogo con un’ampia visuale del cielo notturno. Le condizioni ideali includono un cielo limpido e senza interferenze luminose. Con un po’ di pazienza, si potrà avere la fortuna di vedere qualche bolide e vivere un’esperienza indimenticabile sotto il cielo stellato di novembre.