Il traguardo del “net zero” – vale a dire l’abbattimento delle emissioni nette di gas serra – entro il 2050 è a rischio, se gli Stati del mondo non si impegnano a raddoppiare fino a 3.500 miliardi di dollari gli investimenti annuali nella fornitura di Energia pulita ed efficiente. È quanto emerge da un report della società di analisi sulla transizione verde Wood Mackenzie. Nel dettaglio, per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi del 2015, gli investimenti totali nei settori dell’upstream, della fornitura di energia, delle infrastrutture di rete dovranno raggiungere i 78.000 miliardi di dollari. Si tratta di una cifra superiore ai 75.000 miliardi stimati dagli esperti nel 2023.
A ritardare la transizione verso l’energia green attualmente ci sono diversi fattori, secondo Wood Mackenzie: dall’insicurezza negli approvvigionamenti causata dalle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, fino ai dazi commerciali che evidenziano le crescenti tensioni tra Cina e Occidente ei ritardi nelle autorizzazioni ai progetti rinnovabili. E’ quanto riporta ‘Il Sole 24 Ore’.
La Cop 29
Per superare le sfide della transizione, secondo Wood Mackenzie, sarà fondamentale la Cop 29, che inizierà l’11 novembre in Azerbaigian. In particolare, durante il summit si dovrà discutere i rafforzamento dei Piani per il clima dei singoli stati e le nuove strategie di cooperazione globale, “cruciali per raccogliere i 3.500 dollari all’anno necessari alla transizione”, spiegano gli analisti. “Se le sfide attuali non verranno superate e le emissioni continueranno ad aumentare – spiega la società di consulenza – i governi e le aziende potrebbero essere costrette a investire nella mitigazione degli effetti della crisi ecologica (come alte temperature o alluvioni) e a spendere molto di più per l’adattamento Una transizione energetica ritardata – concludono gli esperti nel report – e tutta l’incertezza che incertezza che ne raggiungerebbe, lascerebbero il mondo sull’orlo del baratro”, allontanando anche l’ipotesi di limitare l’aumento delle temperature entro i 2 gradi per la fine del secolo.