Firenze ricorda l’alluvione, “la città si trovò col fango alla gola”

"Ci furono vite e storie spezzate dalla furia dell'acqua che ricoprì la nostra città"
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Firenze ha ricordato oggi l’alluvione del 4 novembre 1966, giorno in cui le acque dell’Arno invasero la città. Il 58° anniversario dell’alluvione è stato commemorato al cimitero di San Felice a Ema con la deposizione di una corona di alloro alla tomba di Carlo Maggiorelli, l’operaio dell’acquedotto dell’Anconella morto sul lavoro per non avere abbandonato la sorveglianza degli impianti. A Settignano sono state ricordate le vittime Marina Ripari e Leonardo Sottile. Nel cortile della Dogana di Palazzo Vecchio è stata deposta una corona di allora in ricordo delle vittime dell’alluvione.

Alla basilica di Santa Croce è stata celebrata una messa in ricordo delle vittime. Il sindaco Sara Funaro ha dichiarato: “È un onore essere essere qua a rappresentare l’amministrazione comunale in un giorno di ricordo importante“, il 4 novembre 1966, “ci furono vite e storie spezzate dalla furia dell’acqua che ricoprì la nostra città, una città che si ritrovò col fango alla gola“. “Dobbiamo prendere coscienza della necessità di modificare alcune soluzioni urbanistiche della nostra città. Dobbiamo prestare attenzione alla fase costruttiva della nostra città“.

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