Gran Sasso: la missione di salvataggio del Bivacco Bafile con due elicotteri specializzati

Il bivacco Bafile è stato spostato grazie a un’operazione di elitrasporto complessa e altamente specializzata. Il trasferimento ha visto la collaborazione di due elicotteri: l’Erickson S-64F e un secondo elicottero dei Vigili del Fuoco, soprannominato 'Drago'
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Il Bivacco Andrea Bafile, storico rifugio situato a 2669 metri sulla cresta sud-est del Gran Sasso, è stato dichiarato inagibile dalla Sezione del CAI dell’Aquila. Questa decisione è stata motivata dall’impossibilità di garantire condizioni di sicurezza adeguate per gli escursionisti e alpinisti, ad eccezione di situazioni di emergenza. Nel corso degli anni, la struttura si era trasformata in una sorta di “ostello” di alta quota, spesso sovraffollato e difficile da gestire, un utilizzo lontano dalla sua funzione originaria.

Recentemente, il bivacco è stato spostato grazie a un’operazione di elitrasporto complessa e altamente specializzata. Il trasferimento ha visto la collaborazione di due elicotteri: l’Erickson S-64F, conosciuto come “Cocis”, un mezzo progettato per il sollevamento di carichi eccezionali, e un secondo elicottero dei Vigili del Fuoco, soprannominato “Drago”, che ha fornito supporto operativo. Questa manovra delicata ha segnato un passo fondamentale per il futuro della struttura.

Bivacco Bafile

Le ragioni principali di questa scelta risiedono nei danni strutturali subiti dal bivacco durante l’ultima stagione invernale, che ne hanno compromesso l’efficienza e la sicurezza. Questi problemi hanno reso necessario un intervento urgente, portando il CAI dell’Aquila a decidere di restaurare il bivacco e conservarlo in un luogo più accessibile. L’intenzione è quella di collocarlo nella città di L’Aquila, dove potrà essere valorizzato come testimonianza storica dell’alpinismo abruzzese.

Parallelamente, la sezione CAI ha avviato le procedure per la costruzione di un nuovo bivacco che prenderà il posto della vecchia struttura. Questo nuovo progetto, pensato per rispondere alle esigenze moderne e garantire la massima sicurezza, è stato reso possibile grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Abruzzo nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027.

La vicenda del Bivacco Bafile rappresenta un equilibrio tra la necessità di preservare il patrimonio storico e quella di adeguare le infrastrutture alpine alle sfide del futuro. Il restauro della vecchia struttura e la costruzione di un nuovo rifugio segnano una nuova fase per il Gran Sasso, garantendo agli amanti della montagna un punto di riferimento moderno e sicuro senza dimenticare le radici storiche che legano la comunità alpinistica al territorio.

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