Greenpeace a Madrid: “Frenare il cambiamento climatico salva vite”

Greenpeace ha chiesto ai governi di prendere impegni concreti, esigendo un significativo aumento del finanziamento pubblico per i paesi del Sud globale
MeteoWeb

Lunedì 11 novembre 2024, Greenpeace ha lanciato un forte messaggio contro i cambiamenti climatici nel cuore di Madrid, nella Plaza de España. Un gigantesco striscione di 140 metri quadrati è stato issato su un edificio con il messaggio “Frenare il cambiamento climatico salva vite“, accompagnato da un nastro nero in segno di solidarietà alle vittime della tempesta Dana e delle intense piogge alluvionali che hanno colpito la Spagna il 29 ottobre.

L’azione è stata svolta proprio in concomitanza con l’inizio della 29ª Conferenza delle Parti (COP29) sul cambiamento climatico, che si sta tenendo a Baku, in Azerbaigian. Greenpeace ha sottolineato, tramite una nota ufficiale, che “la crisi climatica sta mostrando i suoi peggiori effetti con eventi meteorologici estremi sempre più frequenti e intensi che, secondo la scienza, saranno particolarmente violenti nel Mediterraneo, convertito dall’elevata temperatura in un’autentica bomba a orologeria per alimentare tempeste al di fuori di ogni scala.”

Nel comunicato, l’organizzazione ha affermato che “l’unica azione climatica realmente effettiva è l’abbandono progressivo ma definitivo dei combustibili fossili“. Greenpeace ha poi richiamato l’attenzione sull’urgenza della situazione, come sottolineato dal rappresentante dell’organizzazione in Spagna, Pedro Zorrilla, il quale ha dichiarato: “Il cambiamento climatico ci ha scossi con estrema durezza a Valencia e se non si agiste con fermezza, tornerà a farlo. Questa Dana che non dimenticheremo, deve essere un prima e dopo e segnare un punto e a capo nella comprensione della società dell’emergenza climatica della quale la scienza ci avvisa da anni.”

Greenpeace ha chiesto ai governi di prendere impegni concreti, esigendo un significativo aumento del finanziamento pubblico per i paesi del Sud globale, destinato all’adattamento, alla mitigazione e al pagamento delle perdite e dei danni. L’organizzazione ha inoltre sollecitato la graduale e giusta eliminazione delle sovvenzioni ai combustibili fossili e l’introduzione di tasse verdi per le industrie del petrolio e del gas, così come per altri grandi inquinatori.

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