Negli anni, HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program) è stato oggetto di numerose teorie del complotto che lo collegano a eventi naturali estremi e disastri globali. Nonostante le smentite degli scienziati e l’assenza di prove concrete, alcune narrazioni persistono, alimentando il sospetto che questo programma scientifico abbia scopi più oscuri di quelli dichiarati ufficialmente. Tra i disastri attribuiti a HAARP, i terremoti occupano un posto di rilievo. Eventi devastanti come il terremoto di Haiti del 2010, quelli in Turchia e Siria del 2023 e il sisma in Marocco dello stesso anno sono stati spesso indicati come presunti esempi di manipolazione geologica.
Secondo i sostenitori di queste teorie, HAARP sarebbe in grado di generare vibrazioni sismiche artificiali attraverso l’uso di onde radio ad alta frequenza, una supposizione che però manca di basi scientifiche.
Anche uragani e tempeste tropicali sono stati collegati a HAARP. Uragani distruttivi e altri fenomeni atmosferici estremi sono stati attribuiti a presunti esperimenti di controllo climatico, con teorie che ipotizzano l’uso del programma per alterare intenzionalmente i modelli meteorologici. Alcuni hanno persino anticipato che eventi futuri, come l’uragano Helene in Florida, possano essere opera di HAARP.
I fenomeni meteorologici estremi, quali inondazioni, incendi boschivi, siccità e ondate di calore, vengono ugualmente inseriti in queste narrative. Le inondazioni in Libia e Grecia del 2023 e i devastanti incendi boschivi registrati in diverse parti del mondo sarebbero, secondo i teorici del complotto, un’ulteriore prova del presunto controllo climatico operato da HAARP. Anche tempeste di neve eccezionalmente violente sono state associate a queste teorie.
Oltre agli eventi naturali, HAARP è stato collegato anche a incidenti tecnologici e sanitari. Teorie più estreme attribuiscono al programma responsabilità in eventi come blackout elettrici su larga scala, l’incidente del volo TWA 800 nel 1996 e persino la cosiddetta sindrome della Guerra del Golfo. La varietà degli eventi collegati a HAARP riflette la portata e la fantasia delle speculazioni che lo circondano.
Nonostante la diffusione di queste teorie, la comunità scientifica ha ripetutamente ribadito che HAARP non possiede né la capacità tecnica né l’intento di influenzare il clima o provocare catastrofi naturali. Il programma, attualmente gestito dall’Università dell’Alaska, si limita a condurre studi sull’ionosfera utilizzando onde radio per migliorare le comunicazioni e la comprensione scientifica del comportamento atmosferico.
In conclusione, mentre le teorie complottiste su HAARP continuano ad alimentare speculazioni globali, è fondamentale affidarsi a dati verificati e alla scienza per comprendere i limiti e le finalità di questo progetto. Le narrazioni prive di fondamento non solo travisano la realtà, ma distolgono l’attenzione dai veri fattori che contribuiscono ai disastri naturali e climatici.