Il 28 novembre 1520 l’esploratore portoghese Ferdinando Magellano compì un’impresa che segnò una delle pietre miliari della storia delle esplorazioni marittime. Dopo aver attraversato il temuto stretto che separa il continente sudamericano dall’oceano Atlantico, 3 delle sue navi, la Trinidad, la San Antonio e la Concepción, raggiunsero finalmente l’Oceano Pacifico. Questo passaggio attraverso lo Stretto di Magellano, situato all’estremità meridionale del continente, fu un’impresa straordinaria, che aprì la strada alla prima navigazione diretta verso l’Asia via Occidente.
La navigazione attraverso lo stretto fu complessa e pericolosa, con condizioni meteo imprevedibili e acque agitate. Tuttavia, il superamento dello stretto rappresentò una svolta fondamentale per il viaggio di Magellano, il quale aveva l’ambizioso obiettivo di trovare una rotta marittima verso le isole delle spezie, ricche di risorse economiche. Dopo aver passato lo stretto, Magellano chiamò l’oceano appena scoperto “Pacifico” per la sua apparente tranquillità.
Nonostante le difficoltà del lungo viaggio e le tensioni tra l’equipaggio, l’impresa di Magellano segnò l’inizio di una nuova era di esplorazioni, gettando le basi per il futuro circumnavigare del globo, che sarebbe stato completato dai suoi uomini dopo la sua morte nelle Filippine.