Il caffè come alleato contro il diabete di tipo 2: nuove evidenze scientifiche

Il caffè, grazie alle sue numerose componenti bioattive, potrebbe essere un prezioso alleato nella prevenzione del diabete di tipo 2,
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Secondo un nuovo studio pubblicato su Diabetes & Metabolic Syndrome: Clinical Research & Reviews, il caffè potrebbe avere un ruolo fondamentale nella prevenzione del diabete di tipo 2, una patologia sempre più diffusa, tanto da essere definita “l’epidemia del nuovo millennio“. Le recenti analisi dell’Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC) confermano che il consumo moderato di caffè, fino a quattro tazzine al giorno, può aiutare a contrastare questa malattia, che attualmente colpisce oltre mezzo miliardo di persone e potrebbe raggiungere gli 800 milioni di casi entro il 2045.

Il diabete di tipo 2 rappresenta una delle maggiori sfide per i sistemi sanitari globali, con ripercussioni sia economiche che sociali. Le evidenze scientifiche raccolte da ISIC sottolineano come il caffè, sia nella versione tradizionale con caffeina che decaffeinato, sia associato a una riduzione del rischio di sviluppare questa patologia. “La ricerca ha ulteriormente confermato il contributo del caffè nel prevenire lo stress ossidativo e i disturbi correlati al diabete di tipo 2, come malattie cardiovascolari e obesità“, spiegano gli esperti.

Il potere benefico del caffè risiede nelle sue molecole bioattive, tra cui spiccano i polifenoli, antiossidanti naturali presenti in abbondanza nel caffè, soprattutto nell’espresso. Queste sostanze mostrano proprietà antidiabetiche, influenzando positivamente il metabolismo del glucosio. Tuttavia, non sono solo i polifenoli a giocare un ruolo chiave: anche gli alcaloidi, come la caffeina, migliorano la secrezione dell’insulina. In particolare, la trigonellina, un altro alcaloide presente nel caffè, contribuisce a mantenere ottimali i livelli di glicemia.

Per quanto riguarda il consumo ideale, lo studio ripreso da ISIC ribadisce l’importanza della moderazione. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) raccomanda di non superare i 400 mg di caffeina al giorno. Bere 3-4 tazzine di caffè, senza aggiungere zucchero o latte, potrebbe ridurre significativamente il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, rispetto a chi ne beve di meno o non ne beve affatto.

Il caffè, grazie alle sue numerose componenti bioattive, potrebbe essere un prezioso alleato nella prevenzione del diabete di tipo 2, ma è fondamentale attenersi alle raccomandazioni per beneficiare dei suoi effetti positivi senza incorrere in rischi per la salute.

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