Il cambiamento climatico aumenta l’uso di esami medici con raggi X

"L'impatto dell'esposizione ambientale correlata al clima sull'utilizzo dell'imaging medico era sconosciuto"
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Il cambiamento climatico sta influenzando la salute pubblica in modi imprevisti, e uno degli effetti collaterali più preoccupanti riguarda l’uso crescente di esami medici come i raggi X e la tomografia computerizzata (TC). Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Toronto, l’esposizione al calore e ai livelli di inquinamento atmosferico sono strettamente legati a un maggiore ricorso a queste tecniche diagnostiche.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Radiology, si basa su dati raccolti in un periodo di dieci anni da quattro dipartimenti di emergenza situati a Toronto, in Canada. I ricercatori hanno scoperto che “le esposizioni a condizioni climatiche estreme sono associate a una maggiore richiesta di assistenza sanitaria, comprese le visite al pronto soccorso“, ha dichiarato Kate Hanneman, MD, MPH, dell’Università di Toronto, Department of Medical Imaging, che è anche vice responsabile della sostenibilità presso il Joint Department of Medical Imaging del Toronto General Hospital.

Fino a questo studio, l’impatto del cambiamento climatico sull’uso delle tecnologie di imaging medico non era stato indagato. Come spiega la dottoressa Hanneman: “Tuttavia, l’impatto dell’esposizione ambientale correlata al clima sull’utilizzo dell’imaging medico era sconosciuto“.

Per condurre la ricerca, il team ha esaminato l’associazione tra l’uso giornaliero di diagnostica per imaging (raggi X e TC) in quattro pronto soccorso universitari a Toronto e i dati ambientali giornalieri raccolti tra il 2013 e il 2022. Il design dello studio ha incluso un crossover caso-sovrapposizione stratificata nel tempo per controllare fattori come la stagionalità, le tendenze temporali, l’influenza del giorno della settimana, e variabili come età, sesso, razza e fattori di rischio comportamentali.

Per quanto riguarda la definizione dei parametri ambientali, il calore elevato è stato considerato come una temperatura media superiore a 68 gradi Fahrenheit (circa 20 gradi Celsius), mentre un livello elevato di inquinamento atmosferico è stato definito come la presenza di particolato fine (PM 2,5) a livelli superiori a 12 µg/m³. Durante il periodo di studio, sono stati effettuati 1.666.420 esami di diagnostica per imaging nei quattro pronto soccorso, con una media di 428 esami al giorno. La media delle visite giornaliere al pronto soccorso era di 659, con una temperatura ambiente media giornaliera di 48,2 gradi Fahrenheit (circa 9 gradi Celsius), e il particolato atmosferico medio giornaliero era di 7,9 µg/m³.

Questi risultati evidenziano come il cambiamento climatico non solo minacci l’ambiente, ma stia anche causando una maggiore pressione sul sistema sanitario, aumentando l’uso di tecnologie diagnostiche cruciali come i raggi X e la tomografia computerizzata, già sotto esame per i rischi legati alla salute a lungo termine.

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