Incidenti in montagna, 6 vittime in 24 ore: “fatali anche piccole disattenzioni”

Il Soccorso Alpino commenta le morti in montagna avvenute tra ieri e oggi in Veneto, Alto Adige, Trentino, Piemonte e Friuli Venezia Giulia
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Sei persone morte sul versante italiano delle Alpi in 24 ore. È questo il dato che il Soccorso Alpino nazionale è costretto a rendere noto sul calare di una stagione che ha già visto molti decessi in montagna. “Il bel tempo, le temperature anche fino a +20°C, invoglia la gente ad andare in montagna, anche alle quote più alte: le condizioni sono davvero ottimali”, dice all’AGI il Presidente del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Alto Adige, Giorgio Gajer, commentando le morti in montagna avvenute tra ieri e oggi in Veneto, Alto Adige, Trentino, Piemonte e Friuli Venezia Giulia.

Posso dire che in montagna il rischio zero non esiste e l’imprevisto purtroppo c’è – aggiunge Gajer – da quello che mi risulta a perdere la vita sono stati anche alpinisti esperti, quindi erano preparati e non metto in dubbio avessero preparazione e abbigliamento consono. Purtroppo, invogliati dal bel tempo, hanno commesso una manovra, le piccole disattenzioni possono rivelarsi fatali. Ad esempio, come mi hanno riferito, l’escursionista in vetta ad una delle Tre Cime di Lavaredo si era tolto lo zaino, probabilmente per scattare una foto, ed è precipitato per oltre 600 metri sul ghiaione sottostante”.

Le vittime della montagna nel 2024

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico fornirà tutti i dati dell’attività il 12 dicembre ma stando a una prima stima, il numero delle persone decedute nel 2024 – il dato sarà complessivo, non solo in montagna ma anche in grotta e ambienti impervi – pare sarà superiore alle 491 censite lo scorso anno. Negli ultimi 70 anni, il Soccorso Alpino italiano ha recuperato oltre 18.000 vittime.

L’ultimo decesso in ordine di tempo è stato quello di oggi in Friuli Venezia Giulia: un 82enne di Artegna è stato trovato senza vita a circa 1.300 metri sul Monte Chiampon sopra Gemona in Friuli Venezia Giulia. I soccorritori, che in un primo momento avevano ipotizzato ad un arresto cardiaco, hanno verificato che il decesso è avvenuto in seguito ai traumi a seguito di una caduta.

In mattinata, è stato trovato il corpo di un 80enne di Ortisei, in Val Gardena, che molto probabilmente ieri era precipitato nella zona di Balest, circa un centinaio di metri sotto il ‘Gran Roa’ non lontano da casa.

Quella di ieri, domenica 3 novembre, è stata una giornata tragica sulle Alpi italiane con 4 vittime.

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