Il cambiamento climatico sta mostrando in Italia effetti devastanti, con eventi meteo estremi che separano il Paese in due. Secondo il Wwf, al Nord “l’eccesso di precipitazioni è stato causa di perdita di rese agricole, rendendo i campi inaccessibili ai trattori per le lavorazioni, ritardando le semine, e impedendo la raccolta del primo taglio di fieno, con ripercussioni sul settore zootecnico“. Le abbondanti piogge e gli allagamenti stanno causando danni diretti anche alle coltivazioni, con effetti devastanti su prodotti come il mais: “Localmente gli allagamenti possono danneggiare o far morire colture come il mais. In parte per i ritardi sulle semine, in parte per le condizioni avverse, le stime di produzione per il mais indicano un calo produttivo complessivo fra il 30% e il 35%“.
Il Wwf segnala inoltre un altro problema legato al maltempo che ha colpito la primavera 2024. “Piogge e maltempo durante la primavera 2024 hanno compromesso irreparabilmente il raccolto dei mieli primaverili, tra cui quello pregiato di acacia. L’apicoltura italiana rimane quindi in una situazione di crisi grave“. Un altro aspetto critico riguarda l’impatto diretto dell’innalzamento delle temperature, che sta influenzando negativamente le api: “Altro aspetto da considerare è anche l’effetto che l’innalzamento delle temperature provoca direttamente sulle api“.
Il Wwf avverte che l’Italia sta affrontando una serie di sfide climatiche che potrebbero minare la sicurezza alimentare e il settore agricolo nel lungo periodo, a meno che non vengano adottate misure urgenti per contenere il riscaldamento globale e mitigare gli effetti di eventi meteo estremi.