Kazakistan aderisce alla Dichiarazione globale per triplicare l’energia nucleare

Un altro passo significativo per il Kazakistan è stato il referendum del 6 ottobre scorso, che ha visto il 71,12% dei cittadini esprimersi favorevolmente per la costruzione della prima centrale nucleare del Paese dalla sua indipendenza
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Il 14 novembre 2024, durante la conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico COP29 in corso a Baku, il governo del Kazakistan ha ufficialmente aderito alla Dichiarazione globale per triplicare l’energia nucleare entro il 2050. L’iniziativa mira a decarbonizzare l’economia globale e azzerare le emissioni di gas serra, come delineato negli Accordi di Parigi.

Sungat Yessimkhanov, viceministro dell’Energia del Kazakistan, ha sottolineato che l’adesione del Paese alla dichiarazione rappresenta “un grande passo verso un futuro sostenibile e verde“. Inoltre, ha evidenziato l’impegno del Kazakistan non solo a rafforzare la sicurezza energetica interna, ma anche a contribuire attivamente alla “riduzione globale delle emissioni di carbonio in cooperazione con la comunità internazionale”.

Attualmente, alla Dichiarazione hanno aderito 25 Paesi, tra cui Armenia, Bulgaria, Canada, Croazia, Finlandia, Francia, Repubblica Ceca, Ghana, Ungheria, Giamaica, Corea del Sud, Moldova, Mongolia, Marocco, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Ucraina, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti.

Un altro passo significativo per il Kazakistan è stato il referendum del 6 ottobre scorso, che ha visto il 71,12% dei cittadini esprimersi favorevolmente per la costruzione della prima centrale nucleare del Paese dalla sua indipendenza, segnando un’importante fase nel percorso energetico del Kazakistan.

Il governo kazako continua, quindi, a perseguire una strategia energetica orientata alla sostenibilità, con un forte impegno verso l’energia nucleare come elemento chiave per affrontare le sfide climatiche future.

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