Un recente studio pubblicato su PubMed ha messo in luce il ruolo positivo della carne per il benessere dell’intestino, suggerendo che una dieta carnivora chetogenica possa avere effetti terapeutici nella lotta contro le malattie infiammatorie intestinali. Elisabetta Bernardi sottolinea che “le diete a basso contenuto di carboidrati, come la dieta chetogenica e quella carnivora, stanno diventando sempre più popolari perché in diversi studi si sono dimostrate efficaci nel trattamento clinico di una vasta gamma di patologie, come obesità, diabete, epilessia pediatrica, anoressia nervosa, disturbi mentali, morbo di Alzheimer, malattia renale policistica e malattie infiammatorie intestinali, come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn“.
La dieta chetogenica, in particolare, si distingue per la sua natura restrittiva, che spesso comporta l’eliminazione di alimenti “problematici“, potenziali fattori scatenanti di varie condizioni. Infatti, la riduzione dei carboidrati non solo facilita la perdita di peso, ma migliora anche il controllo glicemico in soggetti obesi o affetti da sindrome metabolica, prediabete o diabete.
I corpi chetonici prodotti dal fegato durante queste diete si rivelano “potenti molecole regolatrici, simili agli ormoni, che regolano il sistema immunitario e il metabolismo attraverso dei recettori di superficie cellulare, e possono avere un’azione anti infiammatoria e antiossidante“.
Bernardi afferma che “sulla base di queste nuove scoperte, eliminare totalmente la carne non sembra essere una scelta saggia al fine di proteggersi dalle patologie e dai tumori intestinali“. Sebbene lo studio non menzioni esplicitamente la carne, si fa riferimento a “antigeni di natura proteica che si trovano nella carne, nel latte e nelle uova“, suggerendo così un ruolo significativo del consumo di carne nel sistema immunitario come fonte di antigeni alimentari, potenzialmente utili nella soppressione della tumorigenesi intestinale.
I risultati emersi dallo studio condotto dagli esperti del RIKEN rappresentano un importante passo avanti nella comprensione della funzione degli antigeni nella prevenzione dei tumori intestinali attraverso l’attivazione immunitaria. Tuttavia, gli esperti avvertono che sono necessari ulteriori studi per chiarire e confermare l’efficacia del consumo di carne in questo ambito promettente.