Il maltempo sta continuando a infierire sulla già martoriata Spagna. L’Agenzia meteorologica spagnola ha attivato l’allerta arancione in alcune zone delle province di Valencia, Castellón e Tarragona. L’allerta rossa questa mattina è stata attivata in alcune zone della costa di Huelva, in Andalusia. Situazione critica nella notte nella provincia di Huelva, dove un violento nubifragio ha provocato allagamenti sia nella città omonima sia in altre località limitrofe. “Per favore, non uscite di casa a meno che non sia imprescindibile,” ha chiesto il governatore dell’Andalusia, Juanma Moreno.
Situazione drammatica anche in una zona rurale nei presi di Jerez de la Frontera, in provincia di Cadice: la piena del fiume Guadalete ha portato all’evacuazione preventiva di circa 200 persone.
L’Agenzia meteorologica spagnola AEMET ha decretato un’allerta arancione per forti piogge e temporali a Maiorca e Minorca, dove potrebbero accumularsi precipitazioni di 120 litri per metro quadro in poche ore. A Maiorca sospese le attività all’aperto, chiusi i parchi e i cimiteri.
A Valencia, oltre 360mila ancora senz’acqua. Cresce l’emergenza
A 3 giorni dalla catastrofe provocata dalla DANA (“Depresión Aislada en Niveles Altos” e comunemente chiamata “goccia fredda”) nella regione di Valencia, che ha provocato finora 158 morti, continuano senza sosta le ricerche dei dispersi, il cui numero resta ancora imprecisato. L’emergenza resta alta dopo che circa 366mila abitanti di una ventina di municipi sono ancora senza acqua potabile mentre 50mila sono al buio. Per la mancanza di acqua a causa delle condotte scoppiate per l’inondazione, in alcuni comuni non è possibile procedere con la pulizia del fango che nel frattempo si è seccato. Altri 500 soldati si uniranno oggi agli oltre 1.200 impegnati nell’emergenza nella regione dove è previsto anche l’arrivo del ministro dell’Interno, Fernando Grande-Marlaska. La priorità è garantire beni di prima necessità, come acqua, cibo e medicine, alle popolazioni colpite.
La Comunità Valenciana resterà isolata dai collegamenti ferroviari con Madrid e in parte dalla Catalogna per almeno 2 settimane dopo i danni notevoli alla ferrovia: inoltre, 150 arterie della rete stradale sono devastate, mentre restano interrotti vari tratti dell’autostrada A7 di collegamento con Madrid, con colonne di decine di campion e auto fermi ai margini dell’autostrada.