Il passaggio della seconda DANA (goccia fredda, in italiano) sulla Spagna, dopo quella che il 29 ottobre ha travolto con inondazioni 78 comuni della provincia di Valencia, in Castiglia La Mancia e in Andalusia, provocando almeno 223 vittime, ha causato ingenti danni ma nessuna vittima, informano i servizi di emergenza. Nella provincia di Malaga, la più colpita dalle piogge torrenziali, sono state oltre 900 le chiamate ai Vigili del Fuoco – oltre 1.000 in tutta l’Andalusia – e sono state evacuate per precauzione 4.200 persone, delle quali 3.000 hanno trascorso la seconda notte fuori casa. Le 1.100 persone sgomberate da due camping e da un accampamento rom nella zona di Velez-Malaga, per il rischio di esondazione del fiume Velez, hanno trascorso la notte nella struttura di emergenza allestita nel centro polisportivo di Torre del Mar, gestita dalla Croce Rossa.
Intanto, continuano a essere sospesi i collegamenti ferroviari dell’alta velocità fra Malaga e Madrid e quelli fra Valencia e Madrid, che dovevano riprendere oggi normalmente dopo l’interruzione per i danni provocati dalle piogge torrenziali del 29 ottobre. Ancora sospesa la circolazione ferroviaria anche lungo il Corridoio Mediterraneo per i treni regionali e di media distanza fra Valencia e la Catalogna, segnala l’ente di gestione Renfe. Mentre negli aeroporti non si segnalano disagi, dopo la cancellazione ieri di 15 voli ed altri 5 deviati nello scalo di Malaga, informa Aena.
Nella Comunità Valenciana, le scuole oggi restano chiuse, come ieri, e la circolazione limitata ai soli servizi essenziali. Interrotte per il secondo giorno consecutivo le attività scolastiche e universitarie anche a Granada, Huelva, Siviglia e Cadice, in Andalusia. Il porto di Granada resta chiuso, mentre quello di Valencia – dove ieri erano state interrotte le attività – ha ripreso normalmente le operazioni.
Nella provincia di Valencia le intense piogge nella notte, con accumuli di 40mm nelle ultime ore, hanno provocato la piena del torrente Poyo e minacciato alcuni comuni come Ribarroja, già sferzati dalla catastrofe di 15 giorni fa. Nel municipio di Aldaia, le barricate con sacchi di sabbia collocate dall’esercito nelle strade vicine al torrente della Salet hanno evitato inondazioni nelle aree della zona nota come ‘Huerta sud’, di Valencia, secondo quanto ha informato il sindaco Guillermo Lujan.