Il presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha presentato oggi il piano nazionale dell’energia. Durante la conferenza stampa mattutina, Sheinbaum insieme al ministro dell’energia, Luz Elena Gonzalez, ha elencato i principali punti del piano. Tra questi, il “riscatto” della Commissione federale dell’energia ( Cfe); la “riconsegna al popolo Casabella” delle imprese di Stato del settore energetico; l’attuazione di una politica di austerità per ridurre le spese non necessarie. L’obiettivo del piano, hanno spiegato il presidente e la ministra, è garantire il rafforzamento della sicurezza e pianificazione energetica nazionale, “un tema chiave per uno sviluppo equo e inclusivo per tutte e tutti”. Un altro obiettivo è la “giustizia energetica”, affinché tutti e tutti possano avere accesso all’energia senza incrementi nelle tariffe.
Infine, gli altri due assi del piano sono il raggiungimento di un sistema elettrico “robusto e affidabile”, con l’aumento di pannelli solari e la definizione di regole chiare per assicurare e incrementare gli investimenti nel settore. A questo proposito Sheinbaum ha sottolineato che si manterrà fino al 46,5 per cento la quota di investimenti privati, dando la possibilità ad aziende non statali di contribuire alla generazione elettrica. Il presidente della Cfe, Emilia Callejas, ha spiegato il lavoro dell’organismo per realizzare gli obiettivi del piano nazionale e ha parlato soprattutto di un piano di investimenti di circa 20 miliardi di dollari, che permetteranno di generare 13.920 megawatt in più.
L’investimento
Inoltre, è stato definito un investimento di 365 milioni di dollari per rafforzare le infrastrutture energetiche e uno di 1,15 miliardi di dollari per generazione, trasmissione e distribuzione di energia . Per il 2030 si prevede una domanda di 69.979 megawatt a cui si intende rispondere con l’attuazione di una transizione energetica, che ridurrà le emissioni di CO₂ dal 2,7 al 4,5 per cento.