Meteo, il Mediterraneo si trasforma in una bomba termica: rischio fenomeni estremi

Le elevate temperature del Mediterraneo potrebbero favorire la formazione di sistemi temporaleschi intensi, inclusi i cosiddetti "Medicane", tempeste con caratteristiche simili a quelle tropicali che possono svilupparsi nel Mediterraneo in condizioni specifiche
MeteoWeb

Il Mar Mediterraneo sta attualmente vivendo una significativa anomalia termica, che potrebbe avere ripercussioni importanti sulla stagione autunnale in corso. Le temperature superficiali in molte aree del Mediterraneo centrale e occidentale risultano infatti superiori alle medie registrate tra il 1982 e il 2011, con anomalie comprese tra +2°C e +3°C e picchi particolarmente elevati nel medio e alto Adriatico. In alcune zone, le temperature medie superficiali si mantengono intorno ai 28-29°C.

Queste temperature insolitamente elevate sono attribuibili a diversi fattori, tra cui il prolungarsi di temperature dell’aria miti nel mese di ottobre e la persistenza di condizioni anticicloniche che hanno ridotto il normale rimescolamento delle acque superficiali, mantenendo così l’accumulo di calore a livelli superiori alla media.

Mediterraneo sempre più caldo

Le conseguenze di queste anomalie termiche sul clima autunnale potrebbero essere rilevanti. La presenza di acque marine così calde potrebbe infatti intensificare le precipitazioni, fornendo maggiore umidità ed energia alle perturbazioni in arrivo e aumentando il rischio di piogge localmente intense. Questo rappresenta una minaccia per la stabilità del suolo, soprattutto nelle regioni costiere e nelle aree già a rischio di alluvioni, poiché il terreno, saturato dalle precipitazioni, potrebbe non essere in grado di assorbire ulteriori apporti idrici, provocando così potenziali inondazioni.

Un’altra implicazione importante riguarda il possibile sviluppo di fenomeni meteorologici estremi. Le elevate temperature del Mediterraneo potrebbero favorire la formazione di sistemi temporaleschi intensi, incluse i cosiddetti “medicane“, tempeste con caratteristiche simili a quelle tropicali che possono svilupparsi nel Mediterraneo in condizioni specifiche.

Inoltre, la situazione termica attuale potrebbe prolungare il periodo caldo, ritardando l’arrivo delle temperature autunnali più fresche e causando ondate di calore tardive lungo le coste. Sul fronte ecologico, le acque più calde rappresentano un rischio per gli ecosistemi marini, stressando le specie adattate a climi più freschi e favorendo la proliferazione di alghe e specie invasive.

Le previsioni indicano che queste anomalie termiche potrebbero persistere nelle prossime settimane. Pertanto, un monitoraggio costante delle condizioni atmosferiche sarà essenziale, soprattutto con l’avvicinarsi delle perturbazioni atlantiche, che potrebbero interagire con queste acque calde e generare eventi meteorologici intensi.

Condividi