Meteo Novembre, anticiclone e clima estivo: ma è normale?

La realtà è che questa lunga fase anticiclonica è un blocco atmosferico che potrebbe durare fino a due settimane, configurando un’anomalia climatica non trascurabile
MeteoWeb

Le immagini di inizio novembre scattate su alcune spiagge italiane ci mostrano persone che si godono il sole e, in alcuni casi, ancora un bagno al mare. Questa situazione insolita è legata alla presenza di un vasto campo anticiclonico che ha dominato l’Europa e il Mediterraneo per oltre una settimana e che dovrebbe persistere, pur con un lieve calo delle temperature, fino ai primi giorni della seconda decade di novembre. In questa fase, le regioni centro-meridionali italiane saranno ancora caratterizzate da temperature miti per il periodo.

Tuttavia, è fondamentale riflettere su queste fasi atmosferiche anomale, che tendiamo a considerare parte della normalità, definendole ad esempio come “estate di San Martino”. La realtà è che questa lunga fase anticiclonica è un blocco atmosferico che potrebbe durare fino a due settimane, configurando un’anomalia climatica non trascurabile. Alcuni possono vedere in questa pausa una tregua benvenuta, specie dopo un settembre e ottobre caratterizzati da intense precipitazioni in alcune regioni. Al contrario, chi risiede in zone colpite dalla siccità percepisce questa stabilità come un problema, dato che aggrava una situazione idrica già critica.

Tropea a novembre 2024

La verità, in questo contesto, risiede nell’osservazione oggettiva dei singoli eventi atmosferici. L’autunno ha visto precipitazioni abbondanti in alcune zone e scarsissime in altre, e questo sbilanciamento si aggiunge all’attuale fase di stallo atmosferico, che risulta anomala per la stagione. Basti ricordare le nevicate primaverili e di settembre sulle Alpi, molte delle quali sciolte rapidamente a causa del caldo estivo protrattosi fino a settembre e delle piogge intense in autunno, che hanno portato la neve a sciogliersi rapidamente anche fino a quote elevate.

La Spezia, novembre 2024

Il tempo che stiamo vivendo è ormai caratterizzato da estremi, con periodi alterni di intenso maltempo e di stabilità prolungata, una dinamica che amplifica le anomalie climatiche. Questi fenomeni perduranti, sia di bel tempo che di maltempo, contribuiscono all’accumulo o al rilascio di energia in modo concentrato, piuttosto che diluito nel tempo, portando a condizioni ancora più estreme.

È importante comprendere che non si tratta di sentirsi in colpa per le giornate di sole o il risparmio energetico dovuto alla mancanza di freddo. Tuttavia, sarebbe utile iniziare a domandarsi quale sia l’effetto cumulativo dell’energia immagazzinata in un Mediterraneo sempre più caldo e delle stagioni che scorrono con una continua alternanza di estremi. Piuttosto che osservare il tempo solo in base alla nostra convenienza, è essenziale adottare una prospettiva scientifica per capire appieno le dinamiche dell’atmosfera e gli effetti sul clima, che ci influenzano quotidianamente.

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