Meteo Piemonte: significativo aumento delle risorse idriche dopo le recenti piogge

Questo straordinario accumulo di neve rappresenta una riserva importante che potrebbe contribuire in modo significativo ai flussi idrici futuri, garantendo risorse anche nelle stagioni più calde
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Le recenti e abbondanti precipitazioni, specialmente quelle registrate fino ad ottobre 2024, hanno portato a un incremento notevole delle risorse idriche superficiali in Piemonte. Secondo i dati forniti dall’Arpa Piemonte, i livelli di accumulo idrico nella regione sono nettamente superiori alla media per questo periodo dell’anno, con benefici visibili in tutti i principali bacini idrografici. Le riserve idriche totali immagazzinate nelle superfici piemontesi si aggirano attorno ai 4.222 milioni di metri cubi, circa il doppio rispetto ai consueti 2.024 milioni di metri cubi che si registrano in questo periodo. Questo surplus idrico è evidente anche nei principali laghi, tra cui il Lago Maggiore, che segna un aumento del 54% rispetto ai valori tipici.

Aumento risorse idriche Piemonte

La neve, e più precisamente il contenuto di acqua equivalente (SWE), presenta anch’essa livelli molto elevati: in alcune aree del bacino del Po i valori di SWE hanno raggiunto record assoluti, con più del doppio dell’accumulo abituale per questo periodo dell’anno. Questo straordinario accumulo di neve rappresenta una riserva importante che potrebbe contribuire in modo significativo ai flussi idrici futuri, garantendo risorse anche nelle stagioni più calde.

Indice SPEI Piemonte

Sul fronte dei corsi d’acqua, le portate medie mensili sono ovunque superiori alla media storica. Alcuni fiumi hanno registrato incrementi notevoli, come il Sesia a Palestro (+191%), il Toce a Candoglia (+153%), e la Stura di Lanzo a Lanzo (+152%). Anche il Po ha mostrato variazioni significative, con un aumento del 146% a San Sebastiano e del 76% a Torino.

Piogge cumulate in Piemonte nel 2024

Il settore meridionale del Piemonte ha beneficiato anch’esso delle piogge, pur con incrementi meno pronunciati; ad esempio, il Tanaro a Farigliano ha segnato un aumento del 27%. Questa abbondanza di risorse idriche ha aiutato a compensare i deficit idrici registrati nei mesi precedenti, contribuendo così a risolvere la siccità che aveva afflitto il Piemonte negli ultimi due anni. La situazione idrica attuale, dunque, appare decisamente favorevole, garantendo una riserva strategica per affrontare eventuali periodi di siccità in futuro.

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