L’India ha posticipato al 2026 il primo lancio con equipaggio della missione Gaganyaan, originariamente previsto per il 2025. La decisione, secondo S. Somanath, presidente dell’ISRO (Indian Space Research Organisation), è dettata da un’estrema cautela per garantire la sicurezza del team e dalle complessità tecnologiche legate allo sviluppo della missione. Durante un recente intervento a New Delhi, Somanath ha evidenziato l’importanza di evitare errori, prendendo come esempio le difficoltà riscontrate dalla navetta americana Starliner di Boeing.
La missione Gaganyaan
La missione Gaganyaan, denominata H1, punta a portare in orbita bassa terrestre uno o due astronauti a 400 km di quota, rendendo l’India la 4ª nazione al mondo a compiere un lancio spaziale umano indipendente. Nei prossimi mesi, l’ISRO condurrà un volo dimostrativo senza equipaggio (G1), che testerà i moduli dell’equipaggio e di servizio, il rientro e l’ammaraggio sicuro nell’Oceano Indiano. Un robot umanoide, Vyomitra, verrà incluso per verificare le tecnologie a bordo.
L’India ha superato varie sfide, tra cui i ritardi causati dalla pandemia. Con un finanziamento aggiuntivo di 1,32 miliardi di dollari, l’ISRO ha pianificato altri tre voli non abitati prima della missione H1, sperando di stabilire un nuovo traguardo storico nello Spazio.