“Vorrei fare una proposta a Giuseppe Sala. Un incontro, numeri alla mano, per confrontare gli scenari di fattibilità energetica: solo rinnovabili oppure con il mix nucleare”. Carlo Calenda lei e il sindaco di Milano sul nucleare avete visioni opposte: lei è favorevole, lui no. “Conosco Sala, è una persona pragmatica e viene come me dal mondo dell’industria Noi ad Azione abbiamo fatto calcoli su questi scenari energetici energetico nucleare e rinnovabile in 60 anni costa 800 miliardi di euro di meno rispetto allo scenario solo rinnovabile. Prendere una posizione a favore del nucleare in Italia è sempre stato politicamente complicato. Ora però le cose solo cambiano. L’ultimo sondaggio Swg dice che oltre il 50% degli italiani è a favore del nucleare”.
“C’è una piena consapevolezza che dal nucleare dipende la nostra indipendenza. La Germania ha rinunciato al nucleare, la Francia lo ha: il costo dell’rnergia francese è inferiore al 40% rispetto a quello tedesco. Le emissioni, poi, sono 12 volte inferiori. Abbiamo già pronte le localizzazioni, quelle esistenti e chiuse dopo il referendum. È su questo che invito Sala al confronto. Le rinnovabili hanno molti problemi, a cominciare dai costi. Il problema è immagazzinare l’energia prodotta al mattino: il costo di queste infrastrutture è altissimo”, si legge su Il Corriere della Sera.
“Ci sono i costi opposti al periodo invernale: in questo caso si produce tantissima energia, si paga e non la si usa, si è costretto a buttarla. Con solo le energie rinnovabili bisognerebbe avere un’area equivalente a tutta la Campania coperta da pannelli fotovoltaici. E questo quando non si riesce nemmeno ad autorizzare i campi eolici in Sardegna. Avevamo le centrali ed erano sicurissime. Eravamo i leader in Europa. Ora dobbiamo metterci di nuovo in pista. Noi abbiamo già pronta una legge di iniziativa popolare. Elly Schlein deve prendere atto che metà del suo partito è favorevole al nucleare”, continua il giornale.