“Anche il 2024 si conferma, come gli anni recenti, un periodo complesso per il settore energetico globale, segnato dalla volatilità e dall’incertezza causata dall’acuirsi delle tensioni geopolitiche che mettono a rischio la sicurezza e la continuità delle forniture energetiche. In questo contesto, il petrolio, elemento centrale del mix energetico mondiale, è stato particolarmente vulnerabile agli effetti di conflitti e delle controversie internazionali” responsabile scenari, opzioni strategiche e cambiamento climatico di Eni, inquadra subito le principali dinamiche energetiche che hanno segnato il 2024.
Dinamiche che sono simili a quelle vissute nel 2023, periodo analizzato nell’ultima edizione della Wer (World Energy Review). Dinamiche che, secondo Argentino, rivivremo anche nel 2025: “il prossimo anno – spiega la manager – il fil rouge del mercato globale petrolio e gas rimarranno la volatilità. Il contesto internazionale sarà teso: geopolitica e sfide logistiche continueranno a mettere in discussione la dinamica dei mercati, creando ulteriore incertezza e difficoltà nel pianificare nuovi investimenti per fare fronte alla crescente domanda di energia a cui andremo incontro. La recente discesa dei prezzi del petrolio è stata influenzata da due fattori principali. Da un lato, il rafforzamento del dollaro ha reso il greggio più costoso per i paesi che usano altre valute, limitando il calo in alcune aree. Dall’altro, la domanda cinese si è indebolita, contribuendo alla flessione dei prezzi internazionali”, si legge su La Repubblica Affari & Finanza.