“Con il nucleare l’Europa può avere centinaia di anni di indipendenza energetica. Le nuove generazioni lo hanno capito, i governi pure. Entro i prossimi sei anni i primi piccoli reattori”. Stefano Buono, numero uno di Newcleo, la più interessante società europea di progettazione di micro reattori nucleari alimentati a mox (le scorie), è a Brasimone, in Emilia-Romagna, ma è già pronto a spiccare il volo per la prossima destinazione. “È un periodo intenso, ma affascinante dobbiamo correre l’Italia, che può giocare un ruolo chiave nel Mediterraneo”, dice. Gli occhi, oltre alla messa in sicurezza della transizione verde dell’Europa, è anche all’Africa.
“I nostri reattori galleggianti saranno la svolta”, spiega. “Sia dal punto di vista dell’opinione pubblica, nel 2022 c’era solo l’Inghilterra che voleva un ritorno all’atomo e oggi siamo ad almeno dodici Paesi europei, sia dal punto di vista tecnologico”.
“Le aziende statunitensi, basti guardare al Big Tech con i data center per l’AI, hanno avuto molte risorse per sviluppare il nucleare, quindi la corsa è stata più veloce. Entro il 2026 avremo un reattore funzionante a Brasimone. O meglio, una simulazione che sarà senza energia nucleare ma completamente funzionante in tutti i suoi aspetti”, si legge su La Stampa.