A tutto Pichetto: le elezioni USA, il nucleare e l’annuncio sul primo SMR

Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin ha affrontato temi caldi per l'Italia
MeteoWeb

“In questa COP credo che le elezioni americane hanno avuto un peso rilevantissimo, e questo determina delle valutazioni che dovranno essere fatte, ma di certo tutta la parte operativa si svolgerà. È aperta una discussione difficile che è iniziata già lo scorso anno a Dubai e che ha avuto una serie di passaggi nel G7 e nel G20”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante un’intervista al programma “Ping Pong” di Radiouno. “Uno dei temi – ha aggiunto Pichetto – è come si determinano le regole per le contribuzioni, in particolare sui Paesi in via di sviluppo. In questo momento non ci sono regole, è tutto volontaristico, e quindi non è completamente equilibrato. Credo però che questi 10 giorni serviranno a confronti serrati che porteranno al documento conclusivo”.

Sulla possibile cordata Enel-Ansaldo-Leonardo per gestire la partita del nuovo nucleare in Italia: “Enel è l’azienda che ha costruito l’ultima grande centrale nucleare, che ha le esperienze, le conoscenze, la capacità di produzione. Ansaldo nucleare altrettanto, ha mantenuto un livello importante. Leonardo è un luogo di altissima tecnologia e il futuro si gioca insieme la tecnologia più avanzata. Da questo deriva l’inserimento in un’opportunità che è un’opportunità non solo energetica, ma anche produttiva, economica, per un settore manifatturiero importante”. Quanto a un possibile intervento pubblico, precisa: “naturalmente va valutato al momento opportuno. Così come oggi noi stiamo intervenendo praticamente su tutte le produzioni dell’energia perché se non intervenissimo avremmo il problema di un costo ancora maggiore per le famiglie”.

Il primo SMR

“Sì”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica alla domanda se entro il 2031 potremmo avere il primo reattore nucleare di nuova generazione. “I nuovi reattori nucleari – ha spiegato Pichetto – non saranno grandi centrali nucleari, ma dei moduli molto ridotti, di alcune centinaia di megawatt, che potranno dare una risposta sicura di energia pulita. Contiamo di avreli a disposizione verso la fine di questo decennio, come abbiamo scritto nel PNIEC italiano”. 

Condividi