L’annuncio di Pichetto: “l’Italia vuole essere hub per la fusione nucleare”

Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha affrontato l'argomento del nucleare in Italia, tutte le altre reazioni
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“Come ogni Paese l’Italia ha l’obiettivo prioritario di favorire stabilità e sicurezza del proprio sistema energetico, creando un ecosistema di innovazione che attiri investimenti e talenti e rafforzando la competitività. Al tempo stesso siamo di fronte a una sfida che nessun Paese, per quanto avanzato nella ricerca e nelle risorse, può affrontare da solo”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo all’Evento ministeriale inaugurale del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione, alla Farnesina. “L’Italia lavora quindi per essere uno degli hub internazionali in questo settore strategico e per questo il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica collabora strettamente con l’Aiea e tutte le altre organizzazioni impegnate”, ha aggiunto.

“Sul partenariato pubblico-privato stiamo puntando con forza, convinti che possa generare un ambiente fertile per lo sviluppo di tecnologie avanzate”, continua Pichetto. “È il caso del Divertor Tokamak Test facility (Dtt) in fase di costruzione presso il Centro Ricerche Enea di Frascati, passo fondamentale per testare una tecnologia chiave per i futuri reattori a fusione. Si tratta – ha aggiunto – di una iniziativa italiana parte della roadmap europea e che coinvolge enti di ricerca, università attive nella fusione e l’Eni, che peraltro sta lavorando anche con la Commonwealth Fusion Systems su tecnologie basate su campi magnetici elevati”.

“Siamo profondamente convinti che sulla strada verso la sicurezza energetica e la decarbonizzazione” nessuno strumento o tecnologia “vadano esclusi se sicuri, efficaci, sostenibili e basati sulla scienza. Ricerca e innovazione nel settore dell’energia, come mai prima, hanno il potenziale di produrre cambiamenti con un impatto diretto sul pianeta in termini di tecnologia applicata all’obiettivo di realizzare impianti a fusione”, ha detto. “L’Italia è la patria di Enrico Fermi e l’impegno convinto e concreto del governo italiano si richiama e costruisce proprio sulla eredità, ma anche sull’attualità, delle eccellenze che l’Italia ha nel settore”.

Le altre reazioni

“La fusione nucleare adesso è a portata di mano, non è più solo un’iniziativa tecnologica, scientifica, quasi utopica”. Lo ha detto oggi il direttore dell’Agenzia internazionale per l’ energia atomica, Rafael Mariano Grossi durante il suo intervento all’evento inaugurale del Gruppo Mondiale per l’energia da Fusione, in corso alla Farnesina. “E si vede anche nell’interesse del settore privato, che è importantissimo coinvolgere”, ha sottolineato Grossi, ricordando che “il sostegno del G7 a presidenza italiana ha avuto una rilevanza importantissima ed è stato un segnale evidente di questa tendenza che viviamo”. Secondo Grossi serve una “piattaforma inclusiva, coesiva” ed “è per questo che all’Aiea abbiamo deciso di articolare tutti questi impegni su ricerca, investimenti privati ​​e regolamentazione”.

“Abbiamo tutti i pezzi del puzzle, dobbiamo metterli insieme”, ha commentato. Grossi ha ricordato che “il contesto internazionale” vede “molte sfide e opportunità, per l’industria italiana, per l’Europa, anche per il mondo. C’è un ritorno al nucleare, perché abbiamo problemi, sfide convergenti della crescita economica e del cambiamento climatico, con la necessità di fonti di energia pulite”, ha aggiunto, sottolineando che “già l’anno scorso, alla Cop28, c’è è stata una convergenza sull’idea che il nucleare va accelerato”.

Le parole di Mantovano

“Oggi avviamo un percorso ambizioso di condivisione e di discussione che riguarderà non solo la situazione attuale dell’energia da fusione, ma il cammino da percorrere per tagliare questo traguardo. Il gruppo che inauguriamo oggi spinge ciascuno di noi a guardare oltre i propri confini ea gettare le basi di una nuova diplomazia energetica che moltiplichi le occasioni di cooperazione tra il Nord e il Sud del mondo.

L’energia da fusione è il meccanismo che è alla base delle stelle e della natura. Ciò che dobbiamo fare non è altro che muoverci nel solco della natura. Ed è bello immaginare che in un futuro non lontano ogni nazione abbia la sua piccola stella capace di produrre energia sicura, pulita, illimitata direttore Grossi quando diceva che la fusione è a portata di mano, è una grande sfida da discutere proprio perché è a portata”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, intervenendo all’evento ministeriale inaugurale del World Fusion Energy Group. Mantovano sostituisce il premier Giorgia Meloni – influenzata – leggendo il discorso che avrebbe tenuto il presidente del Consiglio.

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