Piemonte, il record di pioggia annuale è a un passo: “siccità azzerata”. L’analisi

Piemonte verso il record di piogge annuali, battendo il 1977: finora caduti 1.491 millimetri, 440mm a settembre e ottobre
MeteoWeb

Se negli ultimi due mesi cadranno almeno 28 millimetri di pioggia complessivi, il Piemonte ritoccherà il suo record di piovosità annuale negli ultimi 70 anni. Il bilancio parziale, pubblicato oggi da Arpa Piemonte, è finora di 1.491 millimetri, contro i 1.519 dell’anno 1977. Nei primi due mesi autunnali, settembre e ottobre, in Piemonte sono caduti 440 millimetri. Da evidenziare il passaggio in soli due anni dalla siccità del 2022 – quando in Piemonte caddero solo 620 millimetri di pioggia – alla piovosità da record del 2024.

Le abbondanti precipitazioni registrate alla testata del bacino del Po durante il mese di ottobre 2024, il 5° più piovoso degli ultimi 67 anni, hanno contributo ad aumentare ulteriormente il surplus degli afflussi meteorici osservati da inizio anno, rafforzando le caratteristiche da record di questa annata. I 289mm medi del bacino del Po chiuso a Ponte Becca a ottobre rappresentano uno scarto positivo di oltre una volta e mezza rispetto alla media del mese e, sommati alle piogge anch’esse oltre la media di settembre, portano il saldo dell’autunno 2024 (440mm totali) ben oltre la norma climatica 1991-2020, prima ancora che inizi il mese di novembre, ovvero uno dei più piovosi in Piemonte”, afferma Arpa.

piogge piemonte 2024

A ottobre, “l’anomalia pluviometrica positiva è risultata ovunque almeno una volta e mezza oltre la norma, con punte di oltre il triplo (da +200% a +250%) su alcune zone del Torinese, del Pinerolese, sulle Langhe e sull’Alessandrino al confine con la Liguria. Allargando lo sguardo all’intera annata, sono le zone montane al confine ligure quelle con le maggiori anomalie positive (+115%) ma ovunque gli apporti meteorici fino ad oggi sono stati al disopra del 70%”, precisano da Arpa Piemonte.

Anomalia percentuale di precipitazione rispetto alla norma del medesimo periodo nel trentennio 1991-2020, per il mese di ottobre 2024
Anomalia percentuale di precipitazione rispetto alla norma del medesimo periodo nel trentennio 1991-2020, per l’anno 2024 fino al 31 ottobre

Interessante anche l’analisi della pioggia su una lunga serie storica come quella di Torino, che unisce i dati passati elaborati dalla Società Meteorologica Italiana a quelli più recenti registrati della stazione di Arpa Piemonte di via della Consolata. Gli esperti di Arpa Piemonte evidenziano che “sul capoluogo piemontese l’acqua caduta nel periodo gennaio-ottobre del 2024 è il secondo maggior quantitativo registrato negli ultimi 2 secoli dopo il 1810 e questo è il primo ed unico anno del terzo millennio ad apparire in questa speciale top 10”.

Temperature

Per quanto riguarda le temperature, “dopo un mese di settembre freddo e sotto la media, ottobre 2024 fa registrare un’anomalia positiva di circa 1,5°C rispetto alla norma climatica ponendolo come l’8° ottobre più caldo in Piemonte dal 1958. L’inversione di tendenza si osserva a partire dalla seconda settimana del mese ed è particolarmente significativa l’anomalia dell’ultima decade mese, oltre 3,5°C sopra la norma del periodo, molto più vicina alle temperature di un inizio di settembre che di una fine di ottobre”, spiegano da Arpa Piemonte.

In generale l’anno solare 2024 con circa 1°C di anomalia termica positiva rispetto alla norma 1991-2020, si trova ad oggi già al 3° posto tra i più caldi degli ultimi 70 anni, dopo i record del 2022 e del 2023. Tre annate consecutive con record di temperatura sul Piemonte, un’ulteriore testimonianza del riscaldamento globale in atto”, affermano gli esperti.

Siccità azzerata

Nonostante le temperature elevate del mese di ottobre e, in generale, dell’annata, le precipitazioni record osservate sull’area fino ad oggi hanno di fatto azzerato la siccità anche sul lungo periodo e determinato condizioni di piovosità tra moderata e severa su tutto il territorio regionale e su tutte le scale temporali”, affermano da Arpa Piemonte, facendo notare anche “limitate porzioni della regione caratterizzate da piovosità estrema, ovvero una situazione che compare, in questo periodo dell’anno, non più di una volta ogni 50 anni circa”.

 

Indice di anomalia delle precipitazioni SEPI a 1 mese, 3, 6 e 12 mesi sulla regione Piemonte

Importante anche la mappa di SPEI a 24 mesi, dalla quale si evince che “il lungo periodo di siccità culminato nell’estate 2022 è ormai alle spalle, visto che ovunque il Piemonte è in condizioni sopra norma o, nel caso peggiore, in norma come sulle zone meridionali della regione”, sottolineano gli esperti.

Indice di anomalia delle precipitazioni SEPI a 24 mesi sulla regione Piemonte

Questa situazione di notevole surplus idrico si riflette di conseguenza sulle risorse idriche superficiali stoccate sotto forma di equivalente di neve in acqua (SWE), invasi regolati e Lago Maggiore. A ottobre 2024 il totale complessivo si è portato al di sopra della norma del periodo con un +18%, grazie soprattutto al volume invasato nel Lago Maggiore che fa segnare un +60% circa rispetto a quanto si osserva solitamente in questo periodo”, spiegano da Arpa Piemonte.

Solo la stagione nivale sembra essere in lieve ritardo (SWE -5%), probabilmente a causa delle elevate temperature di fine mese che hanno confinato le nevicate oltre i 2700-2800 metri di quota, con consistenza generale del manto nevoso ancora lievemente al di sotto della norma del periodo, viene evidenziato nell’analisi di Arpa Piemonte.

Le portate

Per quanto riguarda le portate, “si registra un notevole aumento rispetto al mese precedente. Pertanto, le portate medie mensili dei corsi d’acqua risultano superiori alla media mensile storica determinando scarti positivi e a tre cifre su tutti i bacini della regione. Il surplus di portata risulta superiore al 160% su tutti i corsi d’acqua della regione ad eccezione di quelli del settore settentrionale che hanno registrato un surplus di portata compreso tra il 77% (Toce a Candoglia) e il 132% (Sesia a Palestro). Le condizioni di surplus più significative hanno interessano il Varaita a Polonghera (+540) e lo Stura di Demonte a Gaiola (+250%). Tale situazione risulta in linea anche con quanto registrato sulle aste principali di Tanaro e Po tutte oltre il 200%”, affermano gli esperti.

“All’idrometro di Isola Sant’Antonio, che rappresenta la chiusura dell’intero bacino piemontese del Po, si registra una portata media per il mese di ottobre pari a 1.299 mc/s che risulta tre volte superiore alla portata media mensile storica e rappresenta, dopo il 2000, il secondo valore di portata media mensile di ottobre più alto da quando è in funzione la stazione (1998)”, prosegue l’analisi.

Per le acque sotterranee, “i dati disponibili per il mese di ottobre presentano valori di soggiacenza generalmente inferiori alla media o al minimo storico; tuttavia, il livello medio mostra una tendenza all’innalzamento, in risposta agli apporti pluviometrici del periodo”.

L’analisi di Arpa Piemonte conclude che “l’indice di siccità sintetico relativo al mese di ottobre 2024 evidenzia come il Piemonte sia sempre in condizioni generali ben oltre la normalità. Analizzandolo in dettaglio, si nota come tutti gli indicatori che lo compongono abbiano valori ampiamente positivi, addirittura con carattere di eccezionalità nella componente delle portate fluviali”.

Condividi