Le previsioni per la seconda metà di novembre portano con sé interrogativi sulle condizioni meteorologiche che caratterizzeranno l’Italia e l’Europa. Analizzando le elaborazioni del prestigioso centro di calcolo ECMWF, emergono scenari complessi legati a anomalie sia termiche che precipitative, con forti differenze regionali e temporali.
La prossima settimana vedrà un predominio di correnti occidentali, che influenzeranno il quadro meteorologico sull’Italia. Queste correnti saranno responsabili di precipitazioni significative soprattutto nelle aree esposte al flusso portante, come le regioni tirreniche, le zone interne, la Sardegna occidentale e i versanti esterni delle Alpi. Su queste aree si prevedono piogge superiori alla norma, mentre altre zone, come il Nord-Ovest e il settore ionico, registreranno valori pluviometrici nella norma o addirittura sotto la media. Questa distribuzione evidenzia una marcata variabilità nei fenomeni meteorologici.
Per la settimana successiva, tra il 25 novembre e il 1 dicembre, si delineano scenari differenti. La Sicilia, alcune aree dell’estremo sud e parte del versante tirrenico potrebbero registrare precipitazioni leggermente inferiori alla norma. Tuttavia, sul resto d’Italia le piogge saranno generalmente in linea con la media stagionale o leggermente superiori, specialmente in prossimità dell’arco alpino, dove l’impatto delle perturbazioni sarà più evidente.
Dal punto di vista termico, il periodo compreso tra il 18 e il 24 novembre vedrà temperature di poco inferiori alla media sulle regioni settentrionali, in particolare nelle aree alpine. Nel resto d’Italia, invece, i valori termici saranno leggermente superiori alla norma, con scostamenti positivi di 2-3 gradi. Questo trend proseguirà nella settimana successiva, con un quadro termico generalmente più caldo rispetto alla media in gran parte d’Italia. Unica eccezione sarà rappresentata dalla Pianura Padana, dove i valori si manterranno attorno alla norma. A livello europeo, il freddo più intenso sembra concentrarsi sulla Scandinavia e su alcune zone delle Isole Britanniche, mentre gran parte dell’Europa occidentale e centrale sperimenterà temperature superiori alla media.
In conclusione, la seconda metà di novembre porterà con sé un mix di condizioni meteorologiche: mentre il maltempo si farà sentire con maggiore intensità in alcune aree, altrove il clima sarà più mite, confermando una tendenza di riscaldamento che interessa molte parti dell’Europa. Questi scenari sottolineano la necessità di monitorare costantemente l’evoluzione meteorologica, data la complessità delle dinamiche in gioco.