Putin: “Continueremo a testare missili ipersonici in guerra”

"La Russia si riserva il diritto di lanciare missili contro strutture militari in Paesi le cui armi sono utilizzate dall'Ucraina, in particolare Stati Uniti e Gran Bretagna"
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Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia continuerà a testare missili ipersonici, anche in scenari di guerra, in base alle necessità strategiche e alle minacce percepite contro il Paese. “Continueremo questi test, anche in condizioni di combattimento, a seconda della situazione e del carattere delle minacce alla sicurezza poste alla Russia“, ha affermato Putin durante un incontro con i vertici militari russi.

Il conflitto in Ucraina, ormai al terzo anno, ha visto un’ulteriore escalation giovedì mattina, quando Mosca ha lanciato un missile ipersonico di nuova generazione contro la città ucraina di Dnipro. Nel corso dello stesso incontro, Putin ha ordinato l’avvio della produzione in serie del missile, che viaggia a una velocità di Mach 10, dieci volte la velocità del suono. “Dobbiamo iniziare la produzione in serie. La decisione… è stata effettivamente presa“, ha annunciato il presidente, elogiando la “particolare forza di quest’arma e la sua potenza“.

Secondo il capo del Cremlino, questa nuova tecnologia rappresenta un passo cruciale per garantire la sicurezza nazionale: “Il sistema d’arma che è stato testato ieri è un’altra garanzia dell’integrità territoriale e della sovranità della Russia“, ha sottolineato, aggiungendo che nessun altro Paese al mondo possiede attualmente un’arma con tali caratteristiche.

L’incontro tra Putin, il ministro della Difesa russo e i responsabili dello sviluppo del missile è avvenuto al termine di una settimana caratterizzata da un’intensificazione del conflitto. Il presidente ha spiegato che il lancio del missile Oreshnik è stato deciso in risposta diretta all’utilizzo, per la prima volta, di missili forniti da Stati Uniti e Regno Unito da parte delle forze ucraine contro il territorio russo.

Nel suo discorso alla nazione, Putin ha inoltre avvertito che la Russia si riserva il diritto di colpire strutture militari situate nei Paesi le cui armi vengono utilizzate dall’Ucraina: “La Russia si riserva il diritto di lanciare missili contro strutture militari in Paesi le cui armi sono utilizzate dall’Ucraina, in particolare Stati Uniti e Gran Bretagna“, ha dichiarato.

La decisione di Mosca, sottolineano gli analisti, rappresenta un ulteriore aggravarsi delle tensioni internazionali e pone interrogativi sul futuro del conflitto in corso.

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