Un nuovo studio ha evidenziato come l’età e il sesso possano influenzare una forma ereditaria della malattia di Parkinson, con particolari implicazioni per il sesso femminile. Condotto da Malu Tansey dell’Università della Florida e pubblicato su Science Translational Medicine, la ricerca rivela un meccanismo distintivo legato alle cellule immunitarie femminili che potrebbe predisporre le donne a sviluppare il disturbo in età avanzata.
Lo studio ha dimostrato che le giovani femmine di roditori portatori di mutazioni associate alla malattia di Parkinson mostrano segni di un sistema immunitario iperattivo, che tende a esaurirsi con l’avanzare dell’età. Questo aspetto potrebbe spiegare perché le donne siano maggiormente vulnerabili alla malattia man mano che invecchiano.
Sebbene non tutti i casi di Parkinson presentino una causa chiara, alcuni pazienti sono affetti da una forma genetica della malattia. Tra i fattori genetici identificati vi sono mutazioni nel gene LRRK2, il quale gioca un ruolo cruciale nella regolazione della segnalazione delle cellule immunitarie nel corpo.
Queste scoperte offrono nuove prospettive sulla comprensione della malattia e potrebbero portare a sviluppi futuri nella ricerca e nella terapia.