Il Ministro della Salute ha dichiarato che la lotta all’obesità rappresenta una priorità fondamentale nel Piano Nazionale della Prevenzione: “L’obesità è una sfida complessa che va ben oltre l’aspetto individuale, impattando profondamente sulla salute pubblica, sui sistemi sanitari e sull’economia di un Paese. Il costante aumento dei casi anche in Italia, associato a malattie croniche come diabete e patologie cardiovascolari, ci impone di agire con decisione e coerenza.”
Il Ministero della Salute, consapevole dell’urgenza della situazione, ha posto la lotta all’obesità tra le sue priorità. “Le nostre strategie, in linea con le raccomandazioni internazionali e con gli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione, mirano a promuovere stili di vita sani fin dalla più giovane età, incentivando l’attività fisica e una dieta equilibrata,” ha spiegato Orazio Schillaci, Ministro della Salute, nella prefazione dell’Italian Barometer Obesity Report 2024.
L’obesità è legata a oltre 200 complicazioni, tra cui tumori, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e malattie respiratorie croniche, con gravi conseguenze sulla morbilità e mortalità. L’obesità grave, in particolare, è stata associata a una diminuzione dell’aspettativa di vita e a un aumento del tasso di mortalità, indipendentemente da fattori come età, regione geografica, livello di istruzione o abitudine al fumo.
Inoltre, Paolo Sbraccia, Presidente di IBDO Foundation, ha sottolineato che “l’obesità è molto più di un semplice eccesso di peso, basti pensare che il 41 per cento di tutta la mortalità cardiovascolare negli Stati Uniti corrisponde a un alto indice di massa corporea (IMC). Esiste, infatti, una chiara associazione tra IMC e ipertensione alla base delle principali malattie cardiovascolari, come infarto, ictus e insufficienza cardiaca.” In Italia, è stato osservato che l’ipertensione è presente nel 45% delle persone con un IMC normale, nel 67% di quelle con sovrappeso e fino ad arrivare all’87% in coloro che soffrono di obesità.