Oggi, 11 novembre 2024, si celebra San Martino, giornata tradizionalmente legata all’idea di una breve parentesi di clima mite che precede l’arrivo dell’inverno. Quest’anno, però, l’Italia si prepara a fare i conti con un cambio di rotta meteorologico: l’”Estate di San Martino” cede il posto a una fase di freddo e maltempo.
Un brusco cambiamento in arrivo
La prima perturbazione di novembre, dopo aver colpito le Isole maggiori durante il weekend, si sta muovendo verso Ovest e promette di portare un progressivo peggioramento su varie regioni del Centro/Sud. Nel frattempo, una seconda perturbazione in arrivo dal Nord Europa raggiungerà il Nord Italia, iniziando dal Nord/Ovest, portando aria fredda di origine polare e provocando un netto calo delle temperature su gran parte della penisola. I termometri scenderanno in modo più marcato al Nord e sul versante adriatico, creando un assaggio anticipato di inverno.
L’Estate di San Martino
Il fenomeno noto come Estate di San Martino rappresenta un’interruzione del freddo autunnale con temperature miti e clima sereno attorno all’11 novembre. Quest’anno, però, le condizioni non consentiranno una vera “estate” novembrina. Tradizionalmente, questa finestra di bel tempo era occasione per festeggiare il santo e per degustare il vino novello, accompagnato da caldarroste e prodotti autunnali, in un clima di convivialità e condivisione.
Un fenomeno culturale e meteorologico
L’Estate di San Martino è accompagnata da proverbi in tutta Europa. In Italia, si dice che “l’estate di San Martino dura tre giorni e un pochinino” a indicare la breve durata di questo tepore, mentre “a San Martino ogni mosto è vino” celebra il momento in cui si assaggia il vino novello. Anche in Francia e Spagna i proverbi riflettono il desiderio di un ritardo dell’inverno, al contrario della Germania, dove il detto “Sankt Martin, der Winter ist nicht mehr weit” prevede che l’inverno sia ormai alle porte.
San Martino: tradizione e significato
San Martino di Tours, vissuto nel IV secolo, è una figura simbolica di generosità e carità, ricordato per aver diviso il suo mantello con un mendicante infreddolito. Questo atto è diventato iconico, e nelle celebrazioni dell’11 novembre, la sua storia continua a evocare un messaggio di solidarietà e condivisione.