COP 29, Save the Children: “300 milioni di bambini colpiti da eventi estremi”

Save the Children sottolinea la necessità di considerare i diritti, le voci e le vulnerabilità uniche dei bambini nel Nuovo Obiettivo Globale di Finanza per il Clima (NCQG) che sarà concordato quest'anno
MeteoWeb

Un drammatico report di Save the Children, presentato durante la COP29 di Baku, mette in luce la grave crisi climatica che colpisce i bambini in tutto il mondo. Zinhle, una ragazza di 14 anni dallo Zimbabwe, racconta la sua storia: “Abbiamo arato i nostri campi, ma tutti i raccolti sono stati bruciati dal sole e non abbiamo ricavato nulla. A casa eravamo soliti mangiare tre pasti al giorno, ma ora ne mangiamo due.” La situazione è diventata insostenibile, con la semina ritardata di oltre due mesi, una condizione che ha messo a rischio 7,6 milioni di persone, pari al 47% della popolazione zimbabwese, di fame acuta.

La madre di Zinhle, che in precedenza riusciva a pagare le tasse scolastiche grazie alla vendita di capre, ha visto il suo bestiame morire per la mancanza di cibo e acqua. Alcuni dei suoi amici sono stati costretti a lasciare la scuola per cercare lavoro nelle miniere, mentre Zinhle fa un appello disperato ai leader mondiali: “Vorrei dire ai leader mondiali che la siccità ci sta colpendo. Dovrebbero trovare soluzioni che ci facciano rimanere a scuola, perché se l’abbandoniamo, non avremo un futuro.”

Save the Children sottolinea la necessità di considerare i diritti, le voci e le vulnerabilità uniche dei bambini nel Nuovo Obiettivo Globale di Finanza per il Clima (NCQG) che sarà concordato quest’anno. L’organizzazione richiede anche un miglioramento delle opportunità di partecipazione per i minori e i giovani alla COP, affinché possano essere coinvolti nelle decisioni che influenzano le loro vite.

La lotta contro il cambiamento climatico richiede un’attenzione urgente ai bisogni dei più vulnerabili, i bambini, affinché le loro voci siano ascoltate e le loro necessità siano adeguatamente rappresentate nei piani di adattamento nazionali e globali.

Condividi