Pochi giorni dopo la vittoria nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, la sicurezza della tenuta di Donald Trump a Mar-a-Lago è stata potenziata con l’introduzione di un cane robot. La presenza del dispositivo è stata notata l’8 novembre, quando il cane meccanico, prodotto dalla Boston Dynamics, è stato visto pattugliare i prati e i palmeti che circondano la residenza di lusso.
La notizia arriva dal New York Post, che ha riportato la presenza del cane robotico lungo i giardini di Mar-a-Lago, con una scritta di avvertimento sul lato che recita “DO NOT PET” (non accarezzare). L’introduzione del cane meccanico rappresenta una novità tecnologica che si aggiunge al sistema di sicurezza tradizionale della residenza.
Un portavoce del Servizio Segreto degli Stati Uniti, incaricato della protezione del presidente eletto, ha dichiarato: “La salvaguardia del presidente eletto è una priorità assoluta. Sebbene non possiamo fornire dettagli specifici, i cani robot sono dotati di tecnologia di sorveglianza avanzata e di sensori che supportano le nostre operazioni di protezione”.
Trump, reduce da 2 tentativi di attentato durante la campagna elettorale, si è stabilito a Mar-a-Lago per organizzare la sua futura amministrazione in seguito alla vittoria su Kamala Harris.
Una tendenza in crescita per la sicurezza pubblica
L’uso dei cani robot sta diventando sempre più comune tra le agenzie di pubblica sicurezza negli Stati Uniti, in quanto questi strumenti consentono alle forze dell’ordine e ai soccorritori di operare in situazioni pericolose senza esporsi a rischi. Già lo scorso anno, il dipartimento di polizia di New York (NYPD) aveva presentato il suo “Digidog,” un’unità K-9 robotica anch’essa fornita da Boston Dynamics. Tuttavia, il progetto ha suscitato critiche e controversie, con i cittadini che sui social media hanno paragonato l’idea a scenari distopici come quelli della serie Black Mirror.
Dalla sicurezza alla salvaguardia della vita
Al di là della protezione civile, i cani robotici sono stati impiegati in operazioni di salvataggio. Lo scorso anno, uno di questi dispositivi è stato utilizzato a New York per soccorrere eventuali superstiti e valutare i danni in un parcheggio collassato a Lower Manhattan.
Anche l’ambito militare ha trovato impiego per queste tecnologie avanzate. All’inizio dell’anno, l’esercito ucraino ha utilizzato circa 30 cani robot, del valore di circa 9mila dollari ciascuno, per affrontare le forze russe. Questi “cani di metallo” hanno svolto missioni di ricognizione e sono stati impiegati per trasportare rifornimenti, riducendo così i rischi per i soldati in prima linea.