“Scie chimiche” interstellari a chilometro zero: quando il TMC-65 incontra i turboFan

I cittadini possono dormire sonni tranquilli: l’unico inganno reale che si cela dietro queste teorie è l’illusione che ogni scia visibile nel cielo nasconda una verità complottistica
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Negli ultimi anni, le teorie sull’uso di composti esotici diffusi in atmosfera tramite aerei hanno guadagnato popolarità, con alcune ipotesi che coinvolgono sostanze come il boroidruro di alluminio, un composto chimico certamente complesso e interessante… almeno in laboratorio. Secondo questa teoria, il piano sarebbe ispirato alle nubi molecolari interstellari come il TMC-65 (Taurus Molecular Clouds).

Queste nubi, dense e fredde, contengono molecole complesse che, però, non sono mai state particolarmente interessate a visitare il nostro pianeta, tanto meno in volo aereo. Si sostiene infatti che i turbofan degli aerei possano diffondere particelle di composti igroscopici miscelati con acqua ghiacciata per creare “effetti visivi” in atmosfera, confondendo così i cittadini con scie apparentemente “misteriose”.

Fumogeni

Uno dei principali candidati per questa presunta “farsa” atmosferica sarebbe il boroidruro di alluminio, un composto noto in ambito aerospaziale e di laboratorio. Con una formula chimica indubbiamente elegante, Al(BH4)3, il boroidruro di alluminio è senz’altro un candidato eccellente… per i laboratori scientifici, dove viene studiato come combustibile per razzi e additivo per carburanti specializzati. Il boroidruro di alluminio reagisce facilmente con l’acqua, rilasciando idrogeno e generando una scia visibile; tuttavia, questa reazione avviene in ambienti controllati e specifici.

Inoltre, produrre e trasportare questo composto in volumi significativi per l’uso ipotizzato è poco pratico, per non dire costoso. E ci sono anche altre considerazioni pratiche: il rilascio di un composto piroforico come il boroidruro di alluminio nell’atmosfera, senza precauzioni straordinarie, non è esattamente una prassi consigliata.

In realtà, la formazione delle scie di condensazione – le contrails – è un fenomeno ben noto e studiato: semplici particelle d’acqua, trasformate in ghiaccio dai bassi valori di temperatura e pressione dell’alta atmosfera, sono più che sufficienti a creare quelle scie bianche visibili dietro agli aerei. Si tratta, per la maggior parte, di semplici cristalli di ghiaccio.

Pertanto, i cittadini possono dormire sonni tranquilli: l’unico inganno reale che si cela dietro queste teorie è l’illusione che ogni scia visibile nel cielo nasconda una verità complottistica.

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