Le zanzare si affidano all’udito per l’accoppiamento, e la mancanza di questo senso compromette la loro capacità riproduttiva. Questa è la conclusione a cui è giunto un team di ricerca dell’Università della California, Santa Barbara, il cui studio è stato pubblicato su PNAS. Gli esemplari maschi di Aedes aegypti utilizzano i suoni per rintracciare le femmine, ma finora non era chiaro se l’udito fosse realmente necessario per il processo di accoppiamento.
Per indagare su questo aspetto, i ricercatori hanno esaminato il ruolo dell’udito interrompendo il gene trpVa, fondamentale per la percezione dei suoni. Utilizzando la tecnologia CRISPR/Cas9, hanno mutato questo gene e successivamente esposto le zanzare maschio e femmina a toni controllati. Le osservazioni hanno rivelato che nei soggetti mutati, i neuroni normalmente responsabili del rilevamento del suono non rispondevano ai toni emessi.
Durante tre esperimenti di accoppiamento distinti, i maschi mutanti non sono riusciti a stabilire alcun contatto fisico con le femmine, nonostante rimanessero nella stessa gabbia per tre giorni. Al contrario, i maschi non mutati hanno fecondato quasi tutte le femmine presenti nella stessa situazione temporale. I maschi privi di TRPVA non hanno reagito a un suono che riproduceva i battiti d’ali delle femmine, a differenza dei loro omologhi non mutati.
I risultati di questo studio suggeriscono che il gene trpVa gioca un ruolo cruciale nella mediazione dell’udito nelle zanzare, e che l’udito stesso è necessario per il comportamento riproduttivo dei maschi di Ae. aegypti. Gli autori affermano che identificare i sensi essenziali per la riproduzione delle zanzare potrebbe rivelarsi utile nella lotta contro la diffusione di malattie trasmesse da questi insetti, come la dengue.