La giornata di domenica 17 novembre è stata intensa per il Soccorso Alpino e Speleologico in Friuli Venezia Giulia, con quattro interventi che hanno coinvolto le stazioni di Trieste, Maniago e Udine-Gemona. Gli operatori, in collaborazione con i sanitari del 118 e l’elisoccorso regionale, sono stati impegnati in missioni distribuite tra il capoluogo giuliano, il maniaghese e le Prealpi Giulie.
Trieste
Il primo intervento si è svolto a Trieste tra le 10.50 e le 11.30. Una donna del 1966, residente in città, si è procurata una sospetta frattura alla caviglia mentre percorreva il sentiero Ressel, nei pressi dell’Agility Club a Basovizza, a circa 700 metri dall’abitato. Cinque tecnici della stazione locale del Soccorso Alpino, attivati dalla centrale operativa Sores, hanno raggiunto la donna con un mezzo fuoristrada, stabilizzato l’arto e la hanno trasferita in ambulanza.
San Dorligo della Valle
Poco dopo, tra le 12.50 e le 13.14, un secondo intervento ha coinvolto quattro tecnici del Soccorso Alpino nella zona di Bottazzo, in Val Rosandra. Un uomo di 63 anni, residente nel Goriziano, ha avuto un malore, probabilmente una sincope. Fortunatamente, tra i soccorritori era presente un sanitario impegnato in una vicina esercitazione. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e il personale del 118. L’uomo è stato stabilizzato, imbarellato e trasferito in ambulanza.
Clauzetto
Tra le 13.00 e le 16.00, sette soccorritori della stazione di Maniago sono stati impegnati sui Piani di Gerchia, sopra Clauzetto, dove un uomo del maniaghese ha accusato un malore durante una battuta di caccia. L’uomo era riuscito ad avvisare i colleghi di non sentirsi bene e aveva affidato il suo zaino a una coppia di escursionisti di passaggio. Tuttavia, quando uno dei compagni lo ha raggiunto, lo ha trovato privo di sensi. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso regionale, ma il medico a bordo ha potuto solo constatare il decesso. Il recupero della salma è avvenuto dopo l’autorizzazione del magistrato e con l’arrivo di un secondo elicottero, poiché il primo era stato dirottato su un altro intervento.
Resia
L’ultimo intervento della giornata si è svolto sulle Prealpi Giulie, nei pressi di Passo Tanamea, a una quota di 1700 metri. Una donna triestina del 1963, parte di una comitiva, si è procurata una probabile frattura alla caviglia e non era più in grado di proseguire la discesa. L’elisoccorso regionale ha calato sul posto il tecnico e il medico, che hanno somministrato un antidolorifico e immobilizzato l’arto. La donna è stata poi evacuata con un triangolo di recupero e trasferita all’ospedale di Tolmezzo. Sebbene fosse stata allertata la stazione di Udine-Gemona per supporto, il loro intervento non si è reso necessario.
Gli interventi di oggi hanno messo in evidenza la complessità e la delicatezza delle operazioni in ambiente montano e collinare. Grazie alla collaborazione tra le varie squadre e le risorse disponibili, tutte le missioni sono state portate a termine con professionalità ed efficienza. Una giornata che sottolinea ancora una volta l’importanza del Soccorso Alpino per la sicurezza in territori spesso difficili da raggiungere.