SpaceX è pronta ad effettuare, per la prima volta, una manovra di reboost per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La capsula Dragon, attualmente attraccata alla ISS, accenderà i suoi motori per 12,5 minuti, spingendo la Stazione verso un’orbita più alta e raccogliendo dati cruciali per il futuro smantellamento della ISS, previsto intorno al 2030. Tradizionalmente, il compito di “reboost“, necessario per mantenere la Stazione in orbita a circa 400 km sopra la Terra, era affidato a veicoli russi Soyuz. Tuttavia, i recenti cambiamenti geopolitici e il rapido sviluppo di nuove tecnologie hanno portato NASA e SpaceX a cercare alternative. Dopo una serie di successi della capsula Cygnus della Northrop Grumman, ora è il turno di Dragon.
SpaceX scelta dalla NASA per il deorbiting della Stazione
Secondo Jared Metter, esperto SpaceX, la raccolta di dati in questa fase è cruciale: la manovra permetterà di perfezionare le capacità di reboost, un passo fondamentale verso l’implementazione del veicolo statunitense che, entro la fine del decennio, sarà incaricato di far rientrare l’ISS nell’atmosfera terrestre. SpaceX è stata infatti scelta dalla NASA per guidare il processo di deorbiting della Stazione, un progetto che richiederà l’uso di una versione avanzata della capsula Dragon, ancora in fase di sviluppo.
Il compito della ISS si avvia verso il tramonto
Il compito della ISS, che dal 2000 ha ospitato astronauti e condotto migliaia di esperimenti scientifici, si avvia verso il tramonto. Si prevede che nel prossimo decennio nuove stazioni spaziali commerciali subentreranno a questo complesso laboratorio orbitante. Nel frattempo, però, la NASA ha riaffermato la collaborazione con SpaceX, nonostante alcune recenti problematiche tecniche con i razzi Falcon 9 e la capsula Dragon. La sicurezza è stata comunque confermata da entrambe le parti.
Bill Spetch, manager della NASA per le operazioni della ISS, ha sottolineato come la sicurezza degli astronauti sia sempre al primo posto. Nonostante alcune anomalie recenti, tra cui un ritardo nella tempistica dei paracadute durante l’atterraggio di Crew Dragon, l’ente spaziale americano ha mostrato fiducia nelle capacità di SpaceX.
La manovra di reboost della Dragon rappresenta quindi un passo importante per il futuro dell’esplorazione spaziale e, al contempo, avvicina la ISS al suo capitolo finale.