“Serve rafforzare l’impegno per garantire un accesso autonomo e sicuro allo spazio. Presenterò una nuova legge sullo spazio per creare un mercato unico e offrire un quadro comune di sicurezza resilienza e sostenibilità nello spazio che garantisca un approccio europeo coerente“. Lo ha detto il Commissario europeo designato alla Difesa e allo Spazio Andrius Kubilius in audizione al Parlamento europeo. “Ci troviamo di fronte a quello che gli esperti definiscono ‘rivoluzione spaziale’. I satelliti in orbita dieci anni fa erano 1.500 e alla fine del decennio saranno circa 30mila”, ha continuato Kubilius. “Potenziare la capacità di lancio è la priorità, in questo ambito non siamo competitivi”, ha osservato parlando agli eurodeputati delle Commissioni Affari esteri (Afet), Industria (Itre), Trasporti (Tran) e della sottocommissione Difesa (Sede).
“Dobbiamo promuovere un’industria spaziale dinamica e innovativa che faccia la differenza, lo potremo fare solo se ci ispireremo al modello NASA: così è nata SpaceX, serve più coinvolgimento dei privati in progetti spaziali importanti”, ha insistito. “Gli USA spendono cinque volte quello che noi investiamo; nell’attuale Quadro finanziario pluriennale il bilancio destinato allo spazio vale solo 14 miliardi di euro“, ha detto ancora. Incrementare gli investimenti, secondo Kubilius, sarà necessario “anche per tenere in piedi i servizi che abbiamo, cioè Galileo, Copernicus e Iris 2″.
“È il momento di preparare le nostre attività spaziali a rispondere a tutte le minacce in materia di spazio che possono avere un impatto sulla sicurezza dell’Ue e degli Stati membri. Dobbiamo basarci sulla nostra strategia spaziale per la sicurezza e la difesa pubblicata nel 2023. Sarà un’iniziativa sviluppata insieme all’alto rappresentante Ue per gli Affari esteri”, ha detto inoltre Kubilius.
Spazio, Kubilius: “il mercato varrà presto mille miliardi”
“Tra dieci anni il mercato globale dell’industria spaziale potrà valere oltre mille miliardi di euro: l’economia spaziale svolge quel ruolo che vent’anni fa era svolto dall’economia di internet“, ha detto ancora Kubilius in audizione al Parlamento europeo. “L’Europa deve essere parte della rivoluzione spaziale, ma siamo di fronte a una serie di sfide: la competitività della nostra industria spaziale è a rischio a causa della mancanza di fondi e rischiamo di perdere terreno nella commercializzazione e nell’industrializzazione delle nostre startup innovative“, ha detto, elencando i punti di maggiore criticità. “Il nostro panorama di regolamentazioni frammentate è un’altra criticità, e gli asset spaziali sono sotto pressione in termini di sicurezza a causa della vulnerabilità delle nostre attività”, ha aggiunto Kubilius. La conseguenza, ha continuato, “è che lo spazio resta sottoutilizzato nell’ambito della difesa”.
“Prepararsi ad una possibile aggressione russa entro il decennio”
L’Ue deve prepararsi a una possibile aggressione della Russia nel prossimo decennio, ha detto ancora Kubilius, nel corso della sua audizione di conferma al Parlamento europeo. “Come sapete, la difesa è una delle principali priorità della prossima Commissione. La lettera di missione mi incarica di aiutare l’Europa a prepararsi alle contingenze militari più estreme, il che significa prepararsi alla possibilità di un’aggressione russa contro gli Stati membri dell’Ue. Recenti valutazioni di intelligence suggeriscono che la Russia potrebbe mettere alla prova l’Ue o la NATO entro la fine di questo decennio”, ha detto.
“Oggi ci troviamo di fronte a sfide urgenti e a lungo termine per la difesa europea. In primo luogo, dobbiamo affrontare minacce esistenziali ed emergenti, tra cui la guerra convenzionale, la guerra informatica, gli attacchi ibridi e la militarizzazione dello spazio. È per questo che dobbiamo urgentemente rafforzare la preparazione dell’Ue a potenziali aggressioni militari. Questo è il modo in cui possiamo dissuaderli”, ha aggiunto. “I nostri avversari e rivali strategici ci stanno rapidamente superando. Paesi come la Russia e la Cina negli ultimi due decenni hanno registrato aumenti molto più consistenti del bilancio della difesa rispetto ai 27 Stati Ue, e sembra che la Russia, nel 2025 e a parità di potere d’acquisto, spenderà più di tutti i 27 stati europei in difesa”, ha concluso Kubilius.