Novembre è l’11° mese dell’anno secondo il calendario gregoriano e il terzo mese dell’autunno nell’emisfero boreale (della primavera nell’emisfero australe). Scopriamo quali eventi astronomici ci riserva.
Il Sole passa il 23 dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione. Il 30 passa nell’Ofiuco. Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa un’ora.
La Luna è in fase di Novilunio giorno 1, Primo Quarto il 9, Plenilunio il 15, e infine Ultimo Quarto il 23. Il satellite verrà a trovarsi nel punto più vicino alla Terra lungo la sua orbita il 14 (perigeo, 360.109 km), e nel punto opposto il 26 (apogeo, 405.314 km). Data la coincidenza di Plenilunio e perigeo, la Luna Piena di novembre sarà una Superluna.
Per quanto riguarda l’osservabilità dei pianeti del Sistema Solare, Mercurio migliora leggermente la visibilità serale, ma resta basso all’orizzonte occidentale, osservabile nel crepuscolo nella seconda metà del mese; Venere raddoppia il tempo di visibilità serale, tramontando 3 ore dopo il Sole verso fine mese. Durante il suo tramonto, Giove comincia ad elevarsi a oriente, creando una sorta di “staffetta” nel cielo; Marte anticipa sempre di più l’orario del suo sorgere e sarà visibile sull’orizzonte orientale in tarda serata, culminando verso Sud nelle ultime ore della notte; Giove si avvicina all’opposizione a inizio dicembre. A novembre lo vedremo sorgere sempre prima, permettendo di ammirarlo insieme a Venere, quasi opposti nel cielo; Saturno è facilmente osservabile nella prima parte della notte, culminando a Sud e tramontando progressivamente prima, fino a mezzanotte verso fine mese. Urano raggiunge l’opposizione il 17 novembre, visibile tutta la notte ma con luminosità debole (serve un telescopio o binocolo); Nettuno è simile a Saturno in visibilità, osservabile a Sud in prima serata, ma sono necessari strumenti ottici per individuarlo.
Congiunzioni: Luna-Venere il 5 novembre; Luna-Saturno il 10; Luna-Pleiadi-Giove il 16; Luna-Giove il 17; Luna-Marte il 20.
Quali costellazioni potremo ammirare nel cielo di novembre 2024? Allo zenit, o in prossimità, scorgiamo Pegaso, Andromeda e Perseo. Spostandoci verso il Polo Nord Celeste ammiriamo Cassiopea. A Nord troviamo immancabilmente l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore, con la Stella Polare che indica il Nord. A Ovest possiamo ancora scorgere il Triangolo Estivo (Altair nell’Aquila, Vega nella Lira e Deneb nel Cigno). A nordovest troviamo Ercole, lungo la fascia zodiacale il Capricorno e l’Acquario. Spostando lo sguardo verso sud, ammiriamo Ariete e Pesci. A Est iniziamo a vedere le protagoniste del cielo invernale: Gemelli, Toro, Cancro, Leone. A Sud/Est risplende Orione.
Per quanto riguarda gli sciami meteorici, a novembre sono protagoniste Tauridi e Leonidi: le prime sono note per la loro durata (da metà settembre a dicembre), le seconde per la loro bellezza.
Il radiante delle Tauridi a novembre è localizzato a pochi gradi Sud/Ovest delle Pleiadi: è uno sciame meteorico molto complesso, originato probabilmente da residui della disintegrazione della cometa Encke, mescolati a frammenti asteroidali. I momenti di maggiore attività si individuano intorno al 3 novembre (Tauridi sud) e al 12 novembre (Tauridi nord): una maggiore frequenza potrebbe essere osservata intorno al 7-8 novembre.
Le Leonidi sono particolarmente attive il 17-18-19 novembre: il radiante è vicino alla stella gamma Leonidi. Lo sciame delle Leonidi è il prodotto dei residui della cometa Tempel-Tuttle, una cometa periodica del Sistema Solare, appartenente alla famiglia cometaria della cometa di Halley. Prende il nome dai due scopritori, Ernst Wilhelm Tempel e Horace Parnell Tuttle. Il passaggio al perielio della cometa è avvenuto 22 anni fa (28 febbraio 1998), ma le Leonidi non hanno mai smesso di affascinare. Tuttavia, per potere osservare uno spettacolo grandioso, bisognerà attendere almeno fino al 2031 (anno del nuovo perielio, che avverrà il 20 maggio).