Sull’Europa orientale, un robusto anticiclone sta influenzando pesantemente le condizioni meteorologiche. Questa vasta area anticiclonica sta favorendo la formazione di intense inversioni termiche che interessano vaste aree delle pianure e dei bassopiani. Le inversioni termiche sono fenomeni tipici del periodo autunnale e invernale, originate principalmente dal raffreddamento notturno del suolo dovuto all’irraggiamento, quando il calore del terreno si disperde velocemente verso l’atmosfera.
Questa dispersione di calore avviene in condizioni specifiche: cieli sereni, venti deboli o assenti con velocità inferiori ai 4 km/h, e scarsi rimescolamenti delle masse d’aria. In tali circostanze, il terreno si raffredda rapidamente, formando uno strato di aria fredda stabile vicino al suolo, che si estende fino a un’altezza di circa 100-200 metri. Sopra questo strato si trova aria più calda, leggera e meno densa.
Il contrasto tra l’aria fredda al livello del suolo e l’aria calda sovrastante favorisce la formazione di nubi basse e dense nebbie da irraggiamento. Queste nebbie sono particolarmente comuni nelle pianure continentali europee, diffondendosi dalla Francia alla Russia, e tendono a essere più intense nelle ore del mattino per poi dissolversi durante il giorno, quando la temperatura superficiale aumenta.
La formazione delle nebbie è ulteriormente accentuata durante l’inverno, quando le giornate più corte e l’inclinazione dei raggi solari limitano il riscaldamento del terreno. Inoltre, la presenza di neve fresca sul suolo può aumentare l’albedo, riflettendo i raggi solari e impedendo un significativo riscaldamento del terreno. Questi fattori contribuiscono a un rapido raffreddamento dell’aria a contatto con la superficie terrestre al tramonto, causando temperature più basse in pianura rispetto alle aree collinari o montuose.
Per innescare un’inversione termica è sufficiente una differenza di temperatura di soli +2°C o +3°C tra il suolo e i livelli superiori fino a 200-300 metri di altezza. Questo fenomeno è caratteristico durante i periodi di alta pressione, che portano condizioni stabili e cieli chiari. Con l’assenza di vento e scarsa mescolanza dell’aria, l’aria fredda tende a ristagnare vicino al suolo, causando l’accumulo di umidità e la condensazione in forma di nebbia.
Queste nebbie autunnali e invernali sono comuni e possono creare significative difficoltà per il trasporto, soprattutto al mattino presto. La formazione di nebbie da irraggiamento rappresenta quindi non solo un fenomeno naturale suggestivo ma anche un elemento meteorologico importante da considerare per la sicurezza e la gestione delle attività quotidiane in molte aree d’Europa.