Dopo meno di 2 mesi in orbita attorno alla Terra, il nostro pianeta saluta l’asteroide 2024 PT5, che era stato catturato il 29 settembre 2024, diventando una “mini luna” temporanea. Il piccolo corpo celeste sta lasciando l’orbita terrestre per continuare il suo viaggio attorno al Sole, offrendo agli scienziati una rara opportunità di studio.
Un flyby unico
Con un diametro di circa 11 metri, comparabile alla lunghezza di un autobus londinese, 2024 PT5 ha orbitato a circa 3 milioni di km dalla Terra, ben oltre la distanza della Luna. Questo oggetto appartiene alla categoria degli asteroidi Arjuna, caratterizzati da un’orbita attorno al Sole simile a quella terrestre. La vicinanza delle loro traiettorie li rende candidati per eventi noti come “captured flyby”, in cui un asteroide viene temporaneamente intrappolato dall’attrazione gravitazionale terrestre.
Gli asteroidi Arjuna, provenienti dalla regione principale della fascia asteroidale tra Marte e Giove, sono noti per i loro incontri ravvicinati con la Terra, ma la loro cattura è rara e fugace, come dimostra il caso di 2024 PT5.
Origini sorprendenti, asteroide o frammento lunare?
2024 PT5 è stato scoperto il 7 agosto 2024 dal sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System), finanziato dalla NASA, che utilizza telescopi situati alle Hawaii, in Cile e in Sudafrica per monitorare asteroidi vicini alla Terra. Con una magnitudine 22, è troppo debole per essere osservato con telescopi amatoriali e richiede strumenti professionali con un’apertura di almeno 30 pollici.
Durante il suo periodo come mini luna, gli astronomi hanno sfruttato l’opportunità di osservarlo più da vicino. Grazie al Gran Telescopio Canarias, situato a La Palma, in Spagna, è stato possibile confermare che si tratta di un oggetto naturale. Tuttavia, una ricerca preliminare, pubblicata sul server arXiv e ancora in attesa di revisione paritaria, suggerisce che potrebbe trattarsi non solo di un asteroide, ma persino di un frammento staccatosi dalla Luna.
Mini lune, una rarità spaziale
Nonostante la Terra abbia una sola Luna permanente, a volte cattura altri oggetti temporaneamente come nel caso di 2024 PT5. Questi fenomeni offrono agli scienziati un’opportunità unica di studiare piccoli corpi celesti da una distanza ravvicinata, migliorando la comprensione della dinamica orbitale e delle origini degli asteroidi.
Un altro esempio interessante è Kamoʻoalewa, un quasi-satellite scoperto nel 2016, che segue una traiettoria sincronizzata con la Terra, pur orbitando attorno al Sole. Con dimensioni comprese tra 40 e 100 metri, Kamoʻoalewa è molto più grande di 2024 PT5, ma anch’esso evidenzia la complessità delle interazioni gravitazionali nel nostro Sistema Solare.
Il ritorno
2024 PT5 si allontanerà dalla Terra per proseguire la sua orbita solare, ma tornerà a passarci vicino il 9 gennaio 2025. Tuttavia, in quell’occasione non entrerà di nuovo in orbita terrestre. Questo breve episodio sottolinea quanto il nostro vicinato spaziale sia dinamico e ricco di sorprese, offrendo nuove opportunità di studio per approfondire la nostra comprensione del Sistema Solare.