Un sisma magnitudo Richter ML 4.0 ha fatto tremare il Molise nella notte. L’INGV ha rilevato il terremoto alle ore 01:51 ad una profondità di 18 km, con epicentro a circa 6 km a Sud del Comune di Montecilfone (Campobasso), circa 50 km da San Severo (FG) e 70 km da Foggia. “Stiamo facendo verifiche, ma non risultano danni” ha confermato all’Adnkronos il sindaco di Larino e presidente della Provincia di Campobasso, Giuseppe Puchetti, dopo la forte scossa. Larino è tra i comuni più vicini all’epicentro. “Stiamo facendo verifiche e controlleremo scuole, edifici pubblici, anche l’ospedale. Come presidente della provincia attiverò l’ufficio tecnico per fare un sopralluogo al cosiddetto ‘Ponte dello sceriffo’ perché l’epicentro della scossa è proprio in quella zona“. Tuttavia il primo cittadino sottolinea che al momento “non ci sono danni“. “La scossa si è sentita, ma è stata molto breve“.
Terremoto avvertito tra Campobasso e Foggia, l’analisi INGV
“L’epicentro del terremoto ricade nell’area interessata da una importante sequenza sismica che tra aprile e settembre 2018 ha fatto registrare oltre 800 terremoti, la maggior parte di magnitudo inferiore a 2.0 e il 16 Agosto, alle ore 20:19 italiane, un terremoto di magnitudo momento Mw 5.1 (ML 5.2) con epicentro proprio nei pressi di Montecilfone,” ha spiegato l’INGV in un approfondimento dedicato al sisma e pubblicato sul blog INGVterremoti. “Precedentemente si erano registrati altri due eventi di magnitudo maggiore di 4.0, Mw 4.3 del 25 Aprile 2018 e quello di magnitudo Mw 4.6 del 14 Agosto alle ore 23:48“.
Inoltre “quest’area è situata a circa 10 km a Nord rispetto a quella in cui si sono verificati gli eventi sismici di ottobre-novembre 2002 con epicentro a San Giuliano di Puglia sempre in provincia di Campobasso, che causarono circa una trentina di vittime a causa del crollo della scuola“.
“Secondo il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15, Rovida et al., 2016) la zona interessata da questa sismicità si trova nel settore immediatamente ad ovest di quello garganico caratterizzato da 4 eventi di magnitudo pari o maggiore di 6.0. I più importanti sono gli eventi del ‘600, in particolare i due del 1627, nella parte più a ovest del promontorio con magnitudo Mw stimata pari a 6.7 e 6.0 (rispettivamente il 30 luglio e il 7 agosto), quello del 1646 con magnitudo Mw stimata pari a 6.7 localizzato nel centro del promontorio e l’evento del 1657 (magnitudo stimata Mw 6.0) localizzato in prossimità dell’evento del 1627,” prosegue l’INGV.
La zona interessata dal terremoto di questa notte in provincia di Campobasso è caratterizzata “da pericolosità sismica medio-alta, come testimoniato dalla Mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale (MPS04) e dai forti terremoti avvenuti in passato. La mappa di scuotimento sismico (SHAKEMAP) dell’evento sismico delle ore 01:51, calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC, mostra dei livelli di scuotimento stimato fino quasi al IV-V grado MCS. L’evento sismico è stato risentito particolarmente nella provincia di Campobasso e in parte in quella di Foggia,” ha concluso l’INGV.