Il 6 febbraio 2023, un potente terremoto di magnitudo 7.8 ha devastato la Turchia, lasciando segni profondi non solo sulle vite umane ma anche sul paesaggio e sulle infrastrutture. Tra gli esempi più drammatici dei danni strutturali c’è la deformazione di una ferrovia a Narli, dove i binari piegati testimoniano le immense forze sprigionate durante l’evento sismico. Il danno alla ferrovia è un chiaro esempio di come i movimenti tettonici possano trasformare rapidamente il terreno.
In questo caso, l’attivazione della faglia principale ha generato un notevole spostamento orizzontale, che ha distorto i binari in modo spettacolare. Sotto questa faglia principale, si sono attivate anche faglie secondarie, chiamate “splay“, visibili come ramificazioni sul terreno. Questi splay presentano spesso movimenti sia orizzontali che verticali, creando un panorama deformato e complesso.
Un fenomeno particolarmente interessante osservato nella zona di Narli è la formazione di una “struttura a fiore” negativa, nota anche come “struttura a tulipano.” Questa configurazione si sviluppa tipicamente in ambienti tettonici caratterizzati da forze di trascorrenza e di estensione, generando una depressione del terreno tra le faglie. Nelle strutture a tulipano, le faglie si ramificano verso l’alto, delineando un’area incassata che spesso ospita bacini di pull-apart o graben di forma romboidale, fenomeni comuni nelle regioni tettonicamente attive.
La presenza di tali strutture è più comune di quanto si possa immaginare nelle aree ad alta attività sismica, ma la visibilità di questi effetti in superficie, come nel caso della ferrovia di Narli, offre agli studiosi un’opportunità unica per comprendere meglio la deformazione crostale durante eventi sismici di grande intensità.
Questa vicenda sottolinea l’importanza di integrare il rischio sismico nella pianificazione e costruzione di infrastrutture fondamentali, come le ferrovie, per evitare danni simili in futuro. In contesti geologicamente attivi come la Turchia, la resilienza delle infrastrutture è essenziale per mitigare le conseguenze di eventi sismici estremi.