Thales è stata selezionata, insieme a 28 partner industriali, start-up e centri di ricerca, per il progetto Artificial Intelligence Deployable Agent (AIDA) finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Fondo Europeo per la Difesa (EDF). Il progetto prevede lo sviluppo di un “agent” sovrano che, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, protegge i sistemi aerei dagli attacchi informatici. L’obiettivo del programma, della durata di tre anni e mezzo, è quello di progettare un sistema di difesa che utilizza l’IA, con capacità di risposta autonoma o semi-autonoma, per proteggere i computer di bordo e i sistemi di guerra elettronica sugli aerei da combattimento, vulnerabili ai sempre più sofisticati attacchi informatici utilizzati nei conflitti odierni. AIDA è il primo progetto quadro strutturale europeo a sostegno del concetto di Autonomous Intelligent Cyberdefence Agent (AICA) della NATO.
Thales è coordinatore tecnico del progetto AIDA finanziato dalla Commissione Europea, l’Estonia è il responsabile del coordinamento generale del progetto. Il progetto EDF è la risposta a tre grandi sfide che le forze armate devono affrontare oggi: le superfici di attacco stanno crescendo a causa della digitalizzazione dei campi di battaglia; la catena di rilevamento-risposta agli attacchi informatici deve essere automatizzata a causa dell’uso sempre maggiore di sistemi autonomi come droni e robot; l’intelligenza artificiale viene utilizzata sempre più ampiamente sia per lanciare che per rispondere agli attacchi informatici.
Le dichiarazioni sul progetto
Christophe Salomon, Executive Vice President, Secure Communications & Information Systems, Thales: “questo progetto, avviato dall’Unione Europea, è fondamentale per la sicurezza dei nostri sistemi di combattimento e la sovranità delle nostre capacità di difesa informatica. Si tratta di un’opportunità per Thales di consolidare i propri punti di forza nei sistemi di bordo degli aeromobili e nelle soluzioni di sicurezza informatica, nonché un’ulteriore opportunità per sfruttare la propria esperienza nell’hacking dell’intelligenza artificiale. L’acceleratore di intelligenza artificiale di Thales, e in particolare cortAIx, sarà direttamente coinvolto nel progetto AIDA. L’obiettivo finale è quello di impiegare tecniche abilitate all’intelligenza artificiale per rilevare le minacce e proteggere i sistemi aeronautici dai crescenti rischi e pericoli incontrati negli odierni conflitti guidati dalla tecnologia”.
In risposta al bando del Fondo europeo per la difesa del 2023 per lo sviluppo di “agenti” autonomi di IA dispiegabili, Thales ha presentato una proposta innovativa basata sulla formazione di “agenti” intelligenti di cyberdifesa in grado di identificare, proteggere, rilevare e rispondere alle minacce informatiche in tempo reale nei cinque domini operativi militari: terra, aria, mare, spazio e cyberspazio. Thales guiderà anche il progetto per sviluppare un prototipo di velivolo utilizzando “agenti” di intelligenza artificiale “frugali” per proteggere le apparecchiature di guerra elettronica installate sugli aerei da combattimento. Questo prototipo sarà testato, utilizzando in particolare la soluzione Cybels Analytics di Thales, in scenari che includono minacce cyber-elettromagnetiche e attacchi da avversari con l’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale viene utilizzata sempre più spesso nelle operazioni per aumentare le prestazioni di rilevamento dei radar di difesa aerea, ad esempio, e per aiutare a pianificare missioni tattiche e assegnare compiti a sciami di droni e sistemi robotici. Questo tipo di IA deve essere affidabile, robusta e sicura dal punto di vista informatico per evitare che venga sfruttata da forze ostili in qualsiasi ambiente (terrestre, marittimo, aereo, spaziale e cibernetico). Per contrastare questo tipo di minaccia, la Friendly Hacker Unit di Thales condurrà una serie di attacchi IA avversari e definirà contromisure appropriate per garantire che questi agenti IA di difesa informatica non possano mai diventare essi stessi bersagli.