Il tifone Toraji ha colpito duramente le regioni agricole del Nord/Est delle Filippine, già devastate da 3 cicloni consecutivi nelle ultime 3 settimane. La nuova tempesta è arrivata con venti che raggiungevano i 130 km/h e raffiche fino a 180 km/h, effettuando il landfall nella provincia di Aurora e dirigendosi poi verso l’isola di Luzon, la più grande dell’arcipelago.
La devastazione causata dal tifone è stata aggravata dalle intense piogge delle settimane precedenti, che hanno reso le montagne, le valli e le pianure di Luzon estremamente vulnerabili a inondazioni e frane. Il segretario degli Interni, Jonvic Remulla, ha ordinato l’evacuazione forzata di persone in 2.500 villaggi.
In previsione dell’arrivo di Toraji, le scuole sono state chiuse, mentre i servizi di traghetto inter-isola e i voli nazionali sono stati sospesi nelle province lungo il percorso della tempesta. Questo tifone è il 14° evento atmosferico estremo a colpire l’arcipelago quest’anno, e l’allerta è già alta per la formazione di un nuovo sistema di bassa pressione nel Pacifico, che potrebbe trasformarsi in un ulteriore ciclone.
Il bilancio dei 3 precedenti cicloni è drammatico: oltre 160 morti, migliaia di case distrutte e danni estesi a terreni agricoli, con oltre 9 milioni di persone coinvolte, molte delle quali sono ancora costrette a vivere in rifugi di emergenza. L’aiuto internazionale, proveniente principalmente dai Paesi del Sud/Est asiatico e dagli Stati Uniti, ha permesso di trasportare cibo, acqua e altri beni essenziali verso le province maggiormente colpite.
Le Filippine, un arcipelago situato lungo la Cintura di Fuoco del Pacifico, sono tra le aree del mondo più vulnerabili ai disastri naturali: tifoni, terremoti e vulcani attivi fanno parte del drammatico contesto geologico del Paese.