Questa settimana il governo statunitense terrà una nuova audizione pubblica dedicata ai Unidentified Aerial Phenomenon (UAP), termine che sostituisce il più tradizionale “UFO” e che riflette una visione più ampia, includendo avvistamenti non solo aerei ma anche spaziali o sottomarini. L’audizione, intitolata “Unidentified Anomalous Phenomena: Exposing the Truth” si terrà mercoledì 13 novembre presso il Rayburn House Office Building di Washington D.C.
Nuovo approccio alla trasparenza
La sessione rappresenta il secondo evento congressuale di questo tipo, organizzato con l’intento di “svelare i programmi di ricerca segreti sugli UAP condotti dal governo degli Stati Uniti” e di fare chiarezza su informazioni finora mantenute riservate. Secondo quanto dichiarato, l’audizione punta a esaminare le politiche di classificazione del Dipartimento della Difesa in relazione ai fenomeni UAP e a esplorare strategie per “migliorare l’informazione al pubblico americano su questo argomento“.
Questa audizione congiunta sarà guidata dai rappresentanti Nancy Mace e Glenn Grothman, che esprimono una chiara volontà di superare le reticenze del governo americano. “Gli americani meritano di capire cosa ha appreso il governo sugli avvistamenti di UAP e la natura di eventuali minacce,” hanno affermato in una dichiarazione. Mace e Grothman sostengono inoltre che solo attraverso una “trasparenza sistemica e coerente” sia possibile fornire risposte al pubblico.
Testimoni ed esperti
Tra i testimoni chiave vi sarà Luis Elizondo, ex ufficiale dell’intelligence militare, che ha a lungo sostenuto che il governo americano nasconda informazioni sugli UAP, incluse presunte prove materiali. Nel suo libro del 2024, “Imminent“, Elizondo sostiene che persino molti scienziati ignorino la reale esistenza degli UAP a causa di una “campagna di disinformazione di successo“. Secondo lui, 4 corpi non umani sarebbero stati recuperati dal celebre incidente di Roswell nel 1947. Elizondo rivela anche che Paesi come Cina e Russia avrebbero meno pregiudizi in merito e utilizzerebbero attivamente i propri scienziati per investigare.
L’audizione includerà anche Tim Gallaudet, ex contrammiraglio della Marina statunitense, che ha messo in guardia su potenziali oggetti subacquei non identificati che, secondo lui, costituirebbero un rischio per la sicurezza marittima degli Stati Uniti. Interessante è anche il contributo di Michael Shellenberger, giornalista investigativo, e di Michael Gold, ex amministratore associato della NASA, che fa parte del team di studio indipendente sui fenomeni UAP.
L’impegno della NASA nello studio degli UAP
Proprio quest’anno la NASA ha pubblicato un rapporto condotto dal suo team di studio indipendente sugli UAP. Secondo il direttore dell’ente spaziale americano, Bill Nelson, “non esistono prove che gli UAP abbiano un’origine extraterrestre, ma c’è ancora molto da imparare“. Le parole di Nelson riflettono un approccio scientifico e prudente al tema, volto a comprendere meglio il fenomeno prima di avanzare conclusioni.